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Bando per il consulente che determinerà il valore della rete gas della provincia di Campobasso, Pilone e Coralbo ne chiedono la modifica. “Attendiamo risposte sulle anomalie tecniche e politiche”

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I consiglieri comunali Francesco Pilone e Michele Coralbo

FABIANA ABBAZIA

Sono pronti a portare la questione nell’aula di Palazzo San Giorgio i consiglieri comunali di Campobasso, Francesco Pilone e Michele Coralbo che questa mattina, venerdì 20 febbraio hanno convocato la stampa per rendere note una serie di anomalie riscontrate sulla ‘Manifestazione d’interesse per l’individuazione di una figura professionale che dovrà determinare il valore della rete del gas dell’intera provincia di Campobasso’, il bando emesso dal settore Ambiente, area 6 del Comune.

Un documento questo, che per i rappresentanti del Polo Civico sarebbe discutibile sia da un punto di vista politico che espressamente tecnico.

“Ancora una volta – ha infatti chiosato Pilone – si tratta di un provvedimento che pur muovendo interessi grossi a livello economico, passa sopra le teste degli amministratori locali sotto il più assoluto silenzio. La questione – ha proseguito – doveva essere discussa in Consiglio comunale, organo preposto a stabilire quale tipo di figura andava individuata”.

Un bando quello in questione che per i consiglieri di minoranza “fa davvero acqua da tutte le parti”. Lo stesso testo, così come Pilone e Coralbo hanno evidenziato, “è stato ripreso palesemente dal Comune di Siena, dato che guarda caso il documento contiene gli stessi refusi presenti nel testo del Comune toscano. Una piccolezza però – hanno detto ancora – se si pensa all’aspetto economico e ai requisiti individuati per l’accesso alla manifestazione d’interesse”.

“L’avviso – ha infatti continuato Coralbo – non ha copertura finanziaria, perché individua come cifra esatta 195 mila euro. Una somma questa che, è sì stata individuata per tale figura, ma  in realtà non copre tutte le spese di gestione di un simile bando”.

A finire sotto la lente d’ingrandimento degli esponenti del Polo Civico anche i requisiti di accesso alla manifestazione d’interesse che “di fatto escludono i singoli professionisti, facendo spazio alle società”. “L’atto – ha spiegato Coralbo – si rivolge agli ingegneri, ma il bando oltre alla partita Iva, prevede l’iscrizione alla Camera di Commercio, un requisito questo per il quale di fatto potranno partecipare esclusivamente le società”.

Per gli esponenti di minoranza “non è tutto, dato che al medesimo avviso, pur riferendosi a un dato ambito specifico, potranno partecipare anche coloro che hanno operato in settori che non hanno nulla a che vedere con il comparto specifico”. “Per come è stato concepito l’avviso – ha detto ancora Coralbo – accadrà che chi otterrà il diritto di vita o di morte delle società di gestione del gas, magari in passato si è occupato di cose completamente diverse, come ad esempio di piani regolatori”.

Anomalie quelle evidenziate dai rappresentati di Palazzo San Giorgio, sulle quali gli stessi attendono risposte, non escludendo nemmeno di coinvolgere l’Ordine degli Ingegneri, sperando che prima della data di scadenza, ovvero il prossimo 25 febbraio, il bando possa essere modificato.

 

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