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Arriva l’adesione del Comune di Campobasso all’Egam per la gestione dell’acqua. Insorgono le opposizioni, Battista tranquillizza: “I sindaci saranno i protagonisti”

consiglio comunaleIl Consiglio comunale di Campobasso, con quattordici voti a favore (contrario l’esponente di maggioranza Durante), ha aderito all’Egam, l’Ente di Governo dell’Ambito del Molise, per la gestione dell’acqua. È stata necessaria una seduta fiume per l’approvazione del nuovo ente istituito con una delibera della Giunta regionale del Molise.

Una decisione dettata dal buonsenso per il centrosinistra: senza l’adesione, il Comune di Campobasso sarebbe stato commissariato, devolvendo di fatto le decisioni ai sindaci degli altri comuni che in queste settimane hanno aderito all’Egam. Il capoluogo molisano, sempre secondo la maggioranza, avrà un ruolo specifico di prim’ordine nel nuovo ente, con il sindaco Antonio Battista pronto a diventarne presidente, anche se il primo cittadino ha ribadito nel suo intervento “mi interessa poco, i sindaci devono fare i sindaci”.

Le opposizioni hanno ribadito che la decisione presa è stata calata dall’alto: la Coalizione Civica ha presentato un ordine del giorno, che è stato respinto, “affinché l’amministrazione comunale potesse costituirsi nelle competenti sedi giudiziarie per impugnare gli atti amministrativi ad ogni livello, al fine di scongiurare la privatizzazione dell’acqua”;mentre, per i grillini “l’approvazione della delibera è stata imposta, pena il commissariamento, dalla Giunta Regionale ma per effetto del diabolico piano del governo Renzi che, attraverso lo “sblocca Italia”, ha di fatto creato tutti i presupposti per spianare la strada al ritorno della privatizzazione dell’acqua, nel totale disprezzo del voto di 27 milioni di italiani al referendum del 2011, che con oltre il 95 % di ‘sì’ speravano di aver messo per sempre una pietra tombale sulla privatizzazione del più sacro dei beni comuni: l’acqua”.

Il sindaco Battista ha spiegato le ragioni dell’adesione, provando a rassicurare tutti sul futuro della gestione dell’acqua molisana. “L’acqua resterà pubblica e su questo non indietreggio di un millimetro – le affermazioni del primo cittadino –. Sono tutti d’accordo che l’attuale gestione dell’acqua porta a innumerevoli perdite e, dunque, è il primo valido motivo per aderire a un ente chiamato a rivoluzionare il sistema di gestione. In quanto sindaco, inoltre, non posso far commissariare il Comune che amministriamo con il serio rischio di un ingente danno erariale. Le decisioni vanno prese da chi è stato eletto e non da una persona imposta dall’alto. I sindaci dovranno essere i protagonisti di questa nuova stagione della gestione dell’acqua. Saremo noi i protagonisti e l’obiettivo sarà quello di una migliore gestione idrica, per far sì che i cittadini possano pagare quello che effettivamente consumano e non anche quanto va disperso, come avviene oggi, a causa di una cattiva amministrazione di questo prezioso bene pubblico”.

 

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