Fine dell’anno 2017, fine della storia dello storico ex cinema-teatro Ariston di Campobasso. Il Consiglio di Stato ha messo il punto a una questione andata avanti per anni. Da un lato, il Comune di Campobasso, che avrebbe voluto riconvertire l’edificio a Casa della Cultura, così come nelle intenzioni del vice-sindaco e assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia; dall’altro, la famiglia De Benedittis (difesa dall’avvocato Di Pardo), proprietaria dello stabile, ceduto alla Gpe Group, intenzionata a costruire un palazzo nuovo e moderno.
Nessun vincolo storico-culturale sulla struttura, perché quest’ultima non rappresenta una testimonianza storica dell’architettura fascista e, così, la possibilità di poter abbattere e costruire, ex novo, un palazzo, inizialmente ostacolato dall’amministrazione Battista e dalla Sovrintendenza.
I giudici di Palazzo Spada, oltre a respingere l’appello del Comune di Campobasso, hanno dichiarato “in parte inammissibile e infondato” il ricorso del Codacons.
Nella sentenza si evince che i danni strutturali hanno anche cambiato la fisionomia originaria della struttura, una delle motivazioni del venir meno del vincolo storico dell’ex Cine-Teatro Ariston.
Un’area che, sostanzialmente, potrà veder nuova luce, dopo anni di decadimento e di impossibilità anche di mettere in sicurezza lo stabile, in attesa del pronunciamento.
Il consigliere comunale Simone Cretella ha chiesto, tramite il proprio profilo Facebook, le dimissioni dell’assessore Chierchia, ma anche qualche esponente di maggioranza (l’assessore De Bernardo, all’epoca consigliere, Di Renzo, Maroncelli), che già era uscito pubblicamente nei mesi scorsi sulla querelle, chiederà lumi sulla questione al sindaco Battista.
Il primo cittadino, dunque, si ritroverà sulla scrivania, il giorno dopo Capodanno, due annose questioni: quella dell’ex Cine-Teatro Ariston, rispetto alla quale sono diversi i consiglieri, di maggioranza e opposizione, a chiedere spiegazioni a Battista, e anche quella verifica di maggioranza, che era stata chiesta da Maroncelli, D’Anchise e Bucci, visti i tanti consiglieri assenti durante l’assise comunale del 14 dicembre 2017, durante la quale si votò su una lottizzazione da oltre venti milioni di euro.
In sostanza, il 2018 si aprirà con i botti di Capodanno e, dal giorno successivo, con i botti a Palazzo San Giorgio, dove non sono da escludere scelte importanti da parte di Battista, che si avvia, in piena campagna elettorale per le elezioni Politiche e Regionali, agli ultimi diciotto mesi di legislatura.