A Palazzo San Giorgio i centristi Ambrosio, Colarusso e Madonna si scagliano contro il ‘Piano casa’ e l’assessore Chierchia. “La legge regionale passa sulla testa del Comune e della maggioranza”
I consiglieri centristi di Palazzo San Giorgio, Michele Ambrosio, Lino Colarusso ed Elio Madonna, attraverso una nota stampa, hanno duramente attaccato il piano casa e l’assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia, scrivendo: “La nuova legge regionale sul ‘Piano casa’ passa sulla testa non solo del Comune di Campobasso, ma anche su quella del gruppo di maggioranza in seno al Consiglio comunale e della Commissione consiliare all’urbanistica. Pubblicata sul Burm del 16 aprile, solo oggi veniamo a conoscenza che l’amministrazione comunale, tramite l’assessore all’Urbanistica ed in modo autonomo, aveva presentato delle osservazioni in sede di audizione dei comuni da parte della commissione regionale”.
“Osservazioni peraltro mai discusse né all’interno della maggioranza per una valutazione tecnica e condivisione politica né tantomeno nella competente e deputata sede istituzionale della commissione consiliare – prosegue la nota stampa di Michele Ambrosio, Lino Colarusso ed Elio Madonna – , e ciò nonostante la grande rilevanza del tema e le sollecitazioni in tal senso formulate più volte in quell’organismo. Un atteggiamento di scorrettezza non solo tra i livelli istituzionali del Comune, ma anche di rapporto interno alle forze politiche di minoranza e maggioranza e dell’intero Consiglio comunale, unico Organo deputato al governo del territorio e che di sicuro avrebbe avuto una forza maggiore nel rappresentare alla regione Molise la posizione dell’assise sull’argomento. Ma al danno e alla beffa, si aggiunge la recidività del comportamento determinatosi con la seduta odierna della commissione urbanistica convocata per un confronto con i rappresentanti dell’Ordine degli architetti, ancor prima di sentire il gruppo di maggioranza ed i consiglieri comunali in rappresentanza dei gruppi politici.
Uno schema decisionale verticistico che contrasta con i principi basilari di collegialità, confronto e condivisione (oltre che di trasparenza) che dovrebbero esse alla base della convivenza politica, preferendo ad essa un centralismo di antica memoria e concezione ideologica”.
LA RISPOSTA DEL VICE-SINDACO BIBIANA CHIERCHIA