Arriva a Palazzo San Giorgio una interrogazione del consigliere comunale della Lega, Alessandro Pascale, sul tema viabilità nel capoluogo molisano per chiedere al sindaco Roberto Gravina e all’assessore alla Mobilità, Simone Cretella, quali sono le strategie dell’amministrazione comunale.
“Una questione delicata è quella della viabilità a Campobasso – esordisce Pascale – Già un anno fa portai l’argomento all’attenzione dell’assise civica, ma da allora un soo intervento, anche di dimensioni importanti, portato avanti al centro della città. Ma nelle periferie cosa è stato fatto? Poco o nulla. Occorre, quindi, mettere in campo azioni decise, volte a restituire dignità ai quartieri. Dal Quartiere CEP, da San Giovanni, da Colle dell’Orso e via elencando, sono continue le segnalazioni di cittadini che lamentano condizioni pericolose del manto stradale”.
“Degrado viario a cui deve aggiungersi la velocità sostenuta delle automobili, favorita dall’assenza di dissuasori e dalla mancanza degli opportuni controlli per via della scarsa presenza della Polizia Municipale, giustificata da un organico esiguo nei numeri e gravato da una rilevante congerie di incombenze e problematiche – prosegue il consigliere comunale Alessandro Pascale – Dai residenti nelle periferie ci arrivano immagini di strade comunali lungo le quali l’asfalto è divelto e causa la formazione di buche, anche molto insidiose e rischiose. Una situazione che, nei quartieri di periferia, riguarda sia le arterie principali, che le traverse tra i palazzi, sempre di competenza comunale. Diverse le richieste di risarcimento per i danni sia alle autovetture sia alle persone, a causa del manto stradale e dei marciapiedi non in ottimali condizioni. Non dimentichiamo, però, nemmeno la condizione in cui si trova la Zona Industriale di Campobasso, laddove si registra una carenza sia della segnaletica orizzontale, che di quella verticale, in un’area dove insiste la gran parte dell’economia cittadina”.
“Risale al 2004, con l’allora sindaco Giuseppe Di Fabio, la mia richiesta di un emendamento al Bilancio per far fronte alle problematiche della viabilità della Zona Industriale. Emendamento votato, ma poi non inserito in bilancio. Da allora sono trascorsi sedici anni e stiamo ancora a parlare degli stessi problemi e diversi sono stati gli incidenti registrati negli anni, anche mortali – ricorda l’esponente della Lega con Salvini – Oltre alle grandi industrie, alla Zona Industriale, ora, è presente anche un Istituto Scolastico, la scuola “Montini”, calata in un’area completamente sprovvista di un decente arredo pubblico urbano, anche una scuola che movimenta giornalmente studenti, personale amministrativo, docenti e genitori e, in misura massiccia il trasporto pubblico e quello privato. Criticità, quest’ultima, che si aggiunge all’assenza di un’opportuna segnaletica (sia orizzontale che verticale), di dissuasori di velocità; di una numerazione civica; di un sistema Hotspot gratuito; di un presidio stabile di emergenza, così come di postazioni per un defibrillatore, di sistemi di antincendio; di raccolta differenziata; di stazioni di ricarica elettrica, che potrebbero favorire la nuova mobilità ecologica”.
In una regione che si sta spopolando dei suoi cittadini, in particolare dei giovani, ignorare l’unico polmone dell’economia locale, la Zona Industriale della nostra città, su cui più volte ho acceso i riflettori, significa ignorare la più potente ragione di sopravvivenza di un intero territorio ancora rocambolescamente e fortunosamente vitale, dinamico, attivo dove insistono aziende e imprese che, nonostante l’incuria e l’indifferenza dei suoi amministratori, con encomiabile protervia resistono alle cicliche tempeste economiche e finanziarie per continuare a dare un senso all’esistenza di questo capoluogo – incalza Alessandro Pascale – Siamo entrati nel pieno dell’operatività della nuova consiliatura del Sindaco Gravina, così intervengo nuovamente per porre la massima attenzione alle sorti della nostra Zona Industriale, consapevole che l’avvenire di questa città dipende in larga parte dalle migliori condizioni in cui verserà l’area che produce la maggior percentuale del P.I.L. cittadino”.
Angelita Ciccone