Un aumento personale e non complessivo. Così potrebbe essere riassunta la decisione della Giunta comunale, a marca pentastellata. Se il sindaco Roberto Gravina percepisce la stessa indennità del suo predecessore Antonio Battista, ovvero 4.734 euro lordi, a cui vanno applicate le ritenute e, dunque, col netto che può variare, gli assessore del Movimento 5 Stelle guadagnano di più dei loro colleghi del centrosinistra guidato da Battista, ma anche del centrodestra di Di Bartolomeo.
Se il vice-sindaco Bibiana Chierchia percepiva 3.050 euro lordi, l’attuale vice Paola Felice percepisce 3.550 euro lordi.
Gli assessori della Giunta Gravina percepiscono un’indennità lorda di 2.840 euro lordi, rispetto ai 2.440 dei componenti dell’esecutivo di Battista. Stessa cifra, 2.840 euro lordi, attribuiti al Presidente del Consiglio.
Immediata la reazione del sindaco Roberto Gravina, che, attraverso la sua pagina Facebook, ha spiegato come il risparmio per le casse comunali tra il 2018 e il 2020 sarebbe di circa 183mila euro, puntando appunto sul complessivo e non sui singoli componenti dell’esecutivo, ‘più ricchi’ dei loro predecessori, nonostante il taglio personale dei costi della politica, cavallo di battaglia degli esponenti pentastellati.
“I nostri assessori sono cinque – ha ribadito Roberto Gravina – e ognuno di loro ha più deleghe e settori su cui lavorare rispetto al passato. Un passato nel quale si è dovuti arrivare ad affidare 9 deleghe per via delle numerose “anime” della maggioranza; 9 deleghe, ripeto. E con il risultato di aumentare considerevolmente i costi complessivi. Altro che taglio dell’amministrazione precedente. Ma ripeto, nonostante questo, le indennità complessive di sindaco e giunta, sono nettamente inferiori rispetto agli anni passati. Per non parlare dei costi delle commissioni consiliari, drasticamente ridotti per il venir meno dei tanti capigruppo, soprattutto monocellulari, creati ad arte per garantire un certo numero di gettoni di presenza e per il venir meno delle commissioni convocate solo per maturare gettoni”.
Sui gruppi monocellulari, però, c’è da dire che quando le elezioni sono vinte da una coalizione, è nella normalità delle cose averne in seno all’assise, in rappresentanza dell’unico eletto di una lista.
Chiamato, indirettamente, in causa, sempre utilizzando il proprio profilo social, senza fare nomi, l’ex sindaco Antonio Battista, attuale consigliere comunale di minoranza, risponde all’attuale primo cittadino del Movimento 5 Stelle.
“Per giustificare e accreditare le proprie azioni si tenta, in modo sommario, di denigrare il prossimo – scrive Battista – Carl Rogers, padre fondatore della Psicologia Umanistica, amava ripetere che “La sola persona che non può essere aiutata è quella che getta la colpa sugli altri”.