Un Venerdì Santo vissuto in pieno stato di emergenza, verrà ricordato non solo per le rinunce alle tradizioni religiose cittadine a cui Campobasso è stata chiamata come altre città in Italia, ma anche per lo svolgimento del primo Consiglio Comunale in modalità telematica.
L’inizio dei lavori del Consiglio è stato contraddistinto dall’informativa fatta a tutti i consiglieri presenti in modalità online del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, sulle misure messe in atto dall’Amministrazione sin dal DPCM del 4 marzo per affrontare l’emergenza legata al Covid-19.
“Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio Comunale, Tonino Guglielmi, per essersi attivato in queste settimane nella scelta e nella definizione dei sistemi telematici che permetteranno – ha dichiarato alla fine dei lavori dell’assise comunale il sindaco Gravina – sia attraverso la ripresa dei lavori delle singole Commissioni, sia attraverso lo svolgimento delle sedute di Consiglio, la ripresa sempre più fluida dei lavori di tutti i rappresentanti della cittadinanza in seno al Comune di Campobasso”.
Purtroppo, anche nella giornata di oggi i dati dei casi positivi riscontrati in città hanno avuto un nuovo aumento, mentre si è verificato, insieme all’ASREM, che in merito ai dati dei positivi segnalati per il giorno di giovedì 9 aprile, nella trasmissione dei dati si era verificato un disallineamento degli stessi che ha portato a far comparire nella stessa lista i casi positivi (6) e quelli definiti invece come inconclusivi (3), ovvero casi, quest’ultimi, comunque da tenere ancora in quarantena e quindi soggetti alle verifiche e ai controlli da parte del Comune nel quale i casi riscontrati hanno la loro residenza anagrafica.
“Il vero problema di questi giorni non è nel singolo dato in più o in meno – ha ribadito Gravina – anche perché i tre giorni di casi zero che avevamo avuto portavano in dote una serie di tamponi che si era in attesa che venissero processati proprio in questi giorni, ma il vero allarme va colto nell’atteggiamento di coloro che non hanno ancora capito come dietro questi numeri ci siano i pericoli reali di nuovi decessi o di nuovi ricoveri che bloccherebbero il nostro sistema sanitario. Le Forze dell’Ordine controllano ogni giorno tutto il territorio urbano ma se si crede che questo da solo basti a risolvere tutto, ci si sbaglia di grosso. Le ordinanze, i decreti e i controlli vanno rispettati prima di tutto da noi cittadini perché si possano ottenere dei risultati. È da irresponsabili verso se stessi e verso la comunità a cui si appartiene essere così leggeri nel valutare quello che sta accadendo intorno a noi. Non è provando a raggirare divieti e leggi pensate all’unico scopo di salvare la vita a quante più persone possibili che si ridurranno i tempi, anzi tutt’altro, e ne stiamo avendo la testimonianza diretta. C’è bisogno di chiedere a tutti uno scatto di responsabilità in più. La vera ed unica soluzione che esiste per questo, che piaccia o meno, sta nelle misure di distanziamento sociale. Qualunque valutazione arriverà a riguardo in merito alla situazione nella nostra città da parte della Regione Molise, sarà frutto di scelte che saranno dettate anche dal comportamento e dal rispetto che saremo capaci di dimostrare per i giorni prossimi venturi, ad iniziare dalla Pasqua e dal Lunedì dell’Angelo. Il poter pensare che in questi giorni, in un clima del genere, si possa trovare il modo di raggirare le leggi che vietano adunanze sia all’interno dei condomini che tra familiari che abitano in posti diversi, è un’aberrazione. Chiedo ai cittadini però una collaborazione anche sulle modalità di segnalazioni e chiedo che queste segnalazioni vengano effettuate direttamente chiamando le Forze dell’Ordine e non attraverso i social, e ne ripeto anche il motivo: è attraverso le denunce e le segnalazioni dirette che si può procedere ad una efficace e immediata verifica di ciò che viene segnalato. Cerchiamo tutti di essere concreti e rispettosi nell’ottica della salvaguardia del bene della nostra città”.