Il Consiglio comunale di Campobasso, a differenza di quanto avvenuto a Bojano, Guardiaregia, Campodipietra e Toro, ha aderito all’Egam, il nuovo ente di gestione idrica, approvato lo scorso mese di aprile con una normativa regionale, dopo la sua istituzione con la legge 164 del 2014.
Chi si aspettava divisioni nella maggioranza di Palazzo San Giorgio è rimasto deluso, dopo una prima convocazione, la scorsa settimana, quasi deserta.
L’unico esponente del centrosinistra a votare contro l’adesione all’Egam è stato il presidente dell’assise, Michele Durante, che ha precisato che il suo diniego non riguarda e non minerà il rapporto di fiducia col primo cittadino.
Sedici i voti a favore, astenuto l’ex sindaco Di Bartolomeo, insieme a Durante, hanno votato contro l’adesione all’Egam in sette: i consiglieri d’opposizione Fasolino, Cancellario, Pilone, Pascale, Tramontano e gli esponenti pentastellati Gravina e Cretella, con quest’ultimi due, però, abbastanza soddisfatti a fine seduta, perché il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle, per il quale “il sindaco dovrà sostenere la costituzione di un soggetto completamente pubblico per la gestione del servizio idrico integrato”.
“Questo ordine del giorno – ha precisato Cretella – è necessario per garantire la gestione interamente pubblica della gestione idrica. Chiediamo che Battista, insieme all’Egam, si faccia promotore di un soggetto pubblico, premesso che non ci piace a monte come, da Roma, abbia inteso il nuovo ente di gestione”.
“Abbiamo adempiuto a un obbligo di legge nazionale prima, regionale poi – ha affermato il sindaco Antonio Battista – Ravvisiamo un bisogno serio e speriamo che l’Egam sia all’altezza della situazione, perché dovrà gestire, in modo uniforme, il sistema idrico regionale”.
L’assise cittadina, così come ha sottolineato, durante il suo intervento, il consigliere del ‘Molise di tutti’, Antonio Di Renzo, ha aderito all’Egam, sia perché ci sono precisi obblighi di legge che lo richiedevano sia per “il senso di responsabilità cui sono chiamati gli amministratori, considerando che la mancata adesione, in virtù della normativa nazionale, comporta il commissariamento dell’ente relativamente all’adesione all’ente di gestione idrica integrata”.
I Comuni non aderenti, infatti, entreranno a far parte dell’Egam e a provvedere all’iter di ingresso sarà il commissario, che secondo la normativa in vigore è il Presidente della Giunta regionale. In mancanza, questo ruolo sarà assunto dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico.
Sul possibile aumento dei costi, il primo cittadino del capoluogo molisano ha precisato: “Già oggi dovremmo aumentare il costo dell’acqua, perché non si riesce a coprire, con il pagamento dei ruoli idrici, il costo del 100% dell’acqua, che è un obbligo di legge. Ci stiamo mantenendo bassi, coprendo il 75-80%, grazie a una normativa, che ci consente di non innalzare ancora le tasse. La direzione in cui si dovrà, comunque, sarà quella di un risparmio delle perdite, che ad oggi si aggirando su quantitativi troppo elevati”.
gf