La legislatura al Comune di Campobasso è iniziata in maniera tribolata. Frutto dello scarso margine con cui la coalizione di centrosinistra, guidata dal sindaco Marialuisa Forte ha vinto il ballottaggio.
Sono, infatti, due i ricorsi depositati e sui quali a esprimersi sarà la giustizia amministrativa: il Tar Molise prima, probabilmente il 4 dicembre, e il Consiglio di Stato nell’eventualità di ricorsi alla sentenza di primo grado.
Il candidato sindaco del centrodestra, oggi consigliere di minoranza, Aldo De Benedittis, ha depositato un ricorso, chiedendo, in prima battuta, il riconteggio delle schede nulle con conseguente ribaltamento dell’esito elettorale e, dunque, il successo al centrodestra.
In subordine, l’avvocato campobassano ha chiesto l’annullamento delle elezioni per un presunto vizio nella raccolta delle firme di alcune liste (sembrerebbe PD e Alleanza Sinistra Verdi, ma anche qualche lista della coalizione guidata da Pino Ruta).
Il ricorso di Aldo De Benedittis avrebbe mandato in escandescenza proprio alcuni consiglieri del centrodestra, che evidentemente mal digeriscono il rischio di tornare al voto. Sembrerebbe che alcuni consiglieri stiano raccogliendo le firme per chiedere a De Benedittis il ritiro del ricorso, ma quest’ultimo, convinto della sue tesi, da buon avvocato quale è stato nella sua carriera professionale, è deciso ad andare avanti per la sua strada e far valere le sue ragioni. Anche perché il ricorso di Aldo De Benedittis è anche un ricorso politico tra due coalizioni distanti anni luce per programmi e idee.
Se Aldo De Benedittis chiede il ribaltamento dell’esito del voto e l’annullamento delle elezioni, gli avvocati del Partito Democratico, Roberto Ruta e Piero Neri, invece, chiedono una nuova ripartizione dei consiglieri eletti con venti consiglieri da ripartire tra PD, Movimento 5 Stelle e Alleanza Sinistra Verdi.
Secondo quanto affermano Ruta e Neri, al centrosinistra spetterebbero 20 consiglieri (10 al PD, 6 al M5S e 4 ad Alleanza Sinistra Verdi), al centrodestra 10 e alla coalizione civica appena 2 (Pino Ruta e Marcheggiani). In sostanza, il duo Ruta-Neri stanno preparando lo sfratto agli alleati guidati da Pino Ruta.
Se passasse la linea di Neri e Ruta, a uscire dal Consiglio Comunale sarebbero: Francesco Pilone (Fratelli d’Italia), Antonio Madonna e Giuseppina Bozza (Popolari per l’Italia), Alberto Tramontano (Lega), Giovanni Di Giorgio (UdC), Pietro Montanaro (Noi Moderati), Domenico Esposito (Forza Italia) e dei civici Stefano Lombardi, Sabino Iafigliola, Adele Fraracci (attuale assessore), Vincenzo De Iasio e Antonella Trivisonno.
Insomma, saranno mesi intensi a Palazzo San Giorgio, in vista delle udienze al TAR Molise e c’è da crederci che, soprattutto, Pino Ruta non concederà sconti alla maggioranza di cui oggi fa parte, perché, col ricorso di Roberto Ruta e Piero Neri, sarebbe definitivamente ridimensionato insieme alla sua squadra, nonostante il 20% dei voti dei campobassani e l’accordo al ballottaggio con gli attuali compagni di viaggio.