L’INPS sta bussano alle porte di sindaci e assessori, con partita IVA, che nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 avevano chiesto il contributo di 600 euro per i primi due mesi e di mille euro per il terzo, quale ristoro per il mancato svolgimento della propria attività professionale.
Il bonus spettava a chi non aveva altri introiti: non il caso, dunque, di parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e assessori di quei Comuni, come il capoluogo molisano, in cui è prevista una indennità, più o meno, cospicua. In tal senso, la Lega, in Parlamento, aveva chiesto di inserire nel Decreto Milleproroghe una misura per ‘tutelare’ gli amministratori dei Comuni più piccoli.
A riportare la notizia oggi, mercoledì 17 febbraio 2021, è Il Messaggero, che, nel sommario a corredo dell’articolo ricorda come il caso riguardi, tra gli altri, anche i sindaci di Campobasso, Roberto Gravina (Movimento 5 Stelle), e di Firenze, Dario Nardella (Partito Democratico).