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ZTL nel centro storico di Campobasso: la Giunta Gravina vara il progetto. Tramontano insorge: “Colpo di grazia al centro cittadino, compiuto evitando il dibattito in Consiglio”

Con la Delibera di Giunta numero 220, il Comune vara l’istituzione di una Zona a traffico limitato nella Città di Campobasso con l’istallazione di varchi elettronici per il controllo automatico degli accessi a fasce orarie.

La ZTL include Piazza Gabriele Pepe; via Ferrari; via Isernia; via Larino; via Bruno Buozzi; strada Orefici; via Vittorino Cannavina; via Guglielmo Marconi; via Roma; via Santa Maria della Croce; via Gianleonardo Palombo; via Torino; via Firenze; via Sant’Antonio Abate; via Michelangelo Ziccardi; via Porta Mancina; via Salita San Paolo; Largo San Leonardo; Fondaco della Farina e vico Portello.

I varchi elettronici verranno, invece, posizionati su: Piazza Gabriele Pepe (in corrispondenza dell’intersezione con Corso Vittorio Emanuele II); via G. Palombo; via Salita San Paolo; via Firenze (in corrispondenza dell’intersezione con Via Monforte) e via Larino (in corrispondenza dell’intersezione con Via Cardarelli).

L’amministrazione pentastellata del capoluogo parla di “un progetto molto importante che ha lo scopo  di mantenere la sicurezza nel luogo interessato, oltre che a ridurre l’inquinamento causato dalle polveri sottili e offrire maggiori possibilità di utilizzo delle strade in modo da garantire una circolazione più fluida dei veicoli. Un passo avanti significativo che permetterà, all’area coinvolta, di diventare un luogo più vivibile e gradevole. Con l’interesse unico da parte di chi amministra, di valorizzare la parte storica del capoluogo e le tante bellezze che la stessa può offrire, sostenendo le condizioni di vita dei residenti e di chi presta attività lavorativa in quell’area”.

“Il metodo adottato dall’amministrazione, – dicono da Palazzo San Giorgio – sia in merito alla definizione degli orari a fasce della Ztl che del disciplinare che regolamenta il piano, è stato quello del coinvolgimento e dell’ascolto, attraverso l’incontro diretto degli stakeolder e di tutte le parti coinvolte, residenti e commercianti.

“Il tema è stato ampiamente discusso nella Commissione competente ed è stato affrontato e condiviso anche con le associazioni dei residenti e dei commercianti” dichiara Valter Andreola, Presidente della Commissione Mobilità urbana, Trasporti, Polizia Municipale, Parcheggi, Protezione Civile, che esprime la propria soddisfazione e il suo ringraziamento a quanti hanno voluto fornire un contributo.

Non la pensa così il consigliere comunale della Lega, Alberto Tramontano, che contesta la decisione assunta sia nel metodo che nel merito. In primis, infatti, secondo Tramontano l’istituzione della ZTL non sarebbe potuta avvenire con una delibera di Giunta, ma il progetto sarebbe dovuto essere approvato passando attraverso il Consiglio.

“L’istituzione della ZTL è – dice,infatti, Tramontano – intrinsecamente un atto di programmazione e come tale deve essere deliberata dal Consiglio comunale, invece con un artificio discutibile si è scelta la strada più comoda che non ha consentito un dibattito pubblico in Consiglio comunale. Si approva un disciplinare, come se la ZTL fosse un mero atto gestionale e non una decisione che riprogramma la mobilità all’interno di diverse zone della città di Campobasso e che avrà automatiche ripercussioni economiche e sociali.

“Inoltre – commenta ancora l’esponente della Lega – la Delibera di giunta viene approvata con tutti i componenti presenti in videoconferenza (compreso il sindaco Gravina) e viene però firmata dal vicesindaco Paola Felice (anche lei presente in videoconferenza ). Un modo davvero singolare di deliberare. Dal punto di vista sostanziale la ZTL rappresenta, in questo periodo storico, il colpo di grazia per le poche attività commerciali e artigianali che ancora resistono in alcune zone della città di Campobasso. Invece di prevedere azioni di sostegno fiscale e amministrativo, la Giunta Gravina chiude le strade e gli accessi del centro storico gettando le basi per decretare la chiusura delle poche attività che lì ancora resistono. Il furore ideologico dovrebbe far posto ad un sano pragmatismo, ad un ascolto attivo di chi subirà una scelta che potrà avere risvolti negativi incalcolabili”.

Tra quest’ultimi lo stesso Tramontano parla del deprezzamento del valore dei locali commerciali e, a cascata, quello delle abitazioni.

Ecco perchè lo stesso Capogruppo della Lega ha chiesto il ritiro della Delibera di giunta, chiedendo che l’argomento sia portato in Consiglio comunale e che “vi sia un dibattito pubblico aperto ai cittadini e ai titolari di attività economiche delle aree interessate dal provvedimento”.

Redazione

CBlive

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