Via diciassette platani dal parcheggio di via De Sanctis. I vertici dell’Università: “Sono stati messi altrove per risanarli”. È la verità o un modo per far atterrare l’elicottero di Papa Francesco?
La notizia ha fatto rapidamente il giro della città, nonostante il ponte festivo di mezzo. Tanti cittadini, passando nei pressi delle facoltà di Economia e di Agraria dell’Università degli Studi del Molise, hanno notato uno ‘strano’ movimento: nel parcheggio in via De Sanctis, oggi sabato 31 maggio, sono spariti diciassette platani.
Già da ieri si era sparsa la voce che Papa Francesco dovesse atterrare, vista l’impossibilità di farlo all’ex stadio, con l’elicottero nei pressi dell’Università, sede anche della prima tappa della giornata che il Santo Padre, venuto dalla ‘fine del mondo’, trascorrerà in Molise il prossimo 5 luglio.
Detto fatto ed ecco che, nonostante il sabato pomeriggio, ci si è subito attivati allo sgombero della piazzola, anche se gli organi preposti dell’Unimol hanno immediatamente chiarito, comunicando in una nota stampa che “nella giornata di oggi (sabato 31) sono iniziati, in diverse sedi dell’Università degli Studi del Molise, lavori di manutenzione e risistemazione di aree, di proprietà esclusiva dell’Ateneo, fino ad oggi destinate a parcheggio, al fine di consentire la realizzazione di un programma di incremento funzionale e di superfice degli spazi verdi a disposizione degli studenti e del personale.
In particolare, l’Ateneo ha inteso cogliere l’occasione della visita del Santo Padre per accelerare l’attuazione di tale programma che, tra l’altro, prevede il tentativo di recupero e risanamento di alcuni pioppi presenti nella sede di Pesche e di alcuni platani, molti dei quali in grave sofferenza, già allocati nel piazzale antistante la sede di via De Sanctis, secondo linee di intervento elaborate da docenti dell’area delle scienze forestali e ambientali. Platani che sono stati provvisoriamente sistemati, con la rigorosa applicazione di criteri conservativi, nelle aree completamente verdi circostanti, onde favorirne l’auspicato processo di recupero. Nelle more del completamento del programma che avverrà entro la fine del 2014 l’area, provvisoriamente ripavimentata, continuerà ad essere fruibile per il parcheggio, nonché a disposizione della collettività per esigenze di rilievo pubblico che dovessero emergere”.
Gli alberi, ufficialmente, dunque, sono stati rimossi nel tentativo di recupero e risanamento. Sarà vero? I cittadini di Campobasso si augurano di sì, anche perché nessuno crede che Francesco, il papa umile che ha riformato la Chiesa Cattolica indirizzandola verso gli ‘ultimi’, possa volere che per atterrare con l’elicottero si debba sgomberare un’area attrezzata a verde, in una città, quella di Campobasso, sempre più la lontana parente della ‘città giardino’, che un tempo era il vanto del Molise.