Tocca alla Befana far sognare i bambini: dopo Babbo Natale, è il turno della vecchietta che arriva in volo sulla scopa per donare la calza piena di dolciumi
CRISTINA SALVATORE
In tempi di crisi come quelli di oggi, in cui tante famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese, tempi di guerre, di attentati sanguinari e di diffidenza nei confronti del prossimo, i bambini sono gli unici ai quali bisogna garantire, con tutti i mezzi che si hanno a disposizione, la possibilità di poter sognare ancora e di credere fermamente che, con le buone azioni, è possibile persino cambiare il mondo. In meglio.
Il Natale, e il clima magico che esso porta con sé, ad esempio è una grandissima occasione che viene concessa ai grandi per insegnare ai piccoli non solo il valore del merito, ma anche altri concetti fondamentali come la gratitudine, la solidarietà e l’importanza del donare e dello stare insieme.
E poi anche per gli adulti il Natale è importante: essi hanno la possibilità di vivere quel clima magico nel riflesso della gioia e spensieratezza dei più piccoli perché, tutto sommato, pensare che esiste ancora qualcuno che si culla nell’incanto delle feste, nell’attesa di un Babbo Natale che scende dal camino o di una Befana che, cavalcando la sua scopa, entra nelle case per lasciare calze colme di dolci e sorprese, è un modo tutto adulto per continuare a sognare immergendosi nel mondo fatato dell’infanzia.
Alle domande che i bambini spesso rivolgono ai più grandi, ossia se Babbo Natale e la Befana esistano davvero e come riescano ad entrare silenziosamente nelle loro abitazioni, gli adulti magicamente si trasformano in eccepibili attori con il solo scopo di garantire ai loro figli la possibilità respirare l’ incantato dentro il quale ogni cosa è permessa, basta crederci.
Per i più piccini, poi, Babbo Natale e la Befana sono semplicemente marito e moglie. Vivono al Polo Nord e, quando il primo non riesce ad accontentare i desideri di tutti, ecco giungere la seconda che, in qualche modo, cerca di porvi rimedio con calze stracolme di dolciumi e giocattoli.
Nell’era della tecnologia, di internet e della comunicazione via social network, la cosa incredibile da notare è che, nonostante il passare degli anni e delle generazioni, i bambini di oggi – come quelli di ieri – credono ancora nell’esistenza di un uomo grasso e barbuto che scende dal cielo con una slitta trainata da renne carica di doni e di una vecchietta che cavalca la scopa tra le nuvole per depositare leccornie e caramelle nelle loro calze. E la cosa fantastica è che ci credono davvero. Perché, in fondo, passa il tempo e cambiano le situazioni, cambia la società e il modo di vivere e socializzare… ma la magia, quella che fa volare, che fa sognare e sperare, quella no: è la stessa che avvolgeva i sogni dei nostri nonni, dei nostri avi.
E fino a quando gli adulti continueranno a regalare la speranza e quella stessa identica magia che si tramanda nel tempo, i bambini continueranno a sognare, ad imparare il buono e a credere che, nonostante ciò che di orribile accade quotidianamente intorno a loro, la vita vissuta così è proprio bella.