Si fingono dipendenti dell’Enel e tentano di derubare un’anziana donna. Arrestati 4 rom
MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
Il rituale è sempre lo stesso: la città si svuota, i vacanzieri si spostano lungo la costa adriatica e i truffatori senza scrupoli bussano alle porte di anziani, adescandoli con tattiche sempre diverse. Questo modus operandi è stato attuato anche ieri, in una classica domenica d’agosto in una Campobasso semi deserta.
A bussare alla porta della villetta di una novantenne in contrada Coste ad Oratino, un uomo di etnia rom che si è spacciato per dipendente della nota società Enel. Con la scusa di dover leggere il contatore per permettere all’anziana signora un risparmio sulle bollette, l’uomo – già avvezzo a questo tipo di reati, considerato che qualche tempo prima aveva derubato ben mille euro e dei gioielli a casa di un’altra anziana di Campobasso – voleva tentare di entrare in casa. Intanto, appostati e seminascosti in una Alfa Romeo Giulietta c’erano i complici: due donne ed un altro uomo, sempre di etnia rom, che stavano solo aspettando il via libera per intrufolarsi nella villetta e poterla svaligiare.
A dare l’allarme, una giovane coppia vicina di casa che, avendo notato la malafede della situazione, ha chiamato il 113 ed ha preso il numero di targa. I truffatori, resisi conto di essere stati notati dai vicini non hanno messo a segno il reato e si sono dati alla fuga. Grazie alla tempestività dell’intervento della Polizia di Campobasso, con la collaborazione dei Carabinieri, dopo circa 40 minuti i 4 rom sono stati acciuffati alle porte di Termoli ed arrestati.
Dai primi controlli è stato verificato che l’auto su cui i truffatori si spostavano appartiene ad un pluri pregiudicato di Pescara.
L’operazione è riuscita seppur i dati nazionali relativi ai reati a carico di vittime anziane sono sconfortanti: 13.537 gli anziani vittime di truffe sempre; 4.405 casi di rapine e ben 37.660 borseggi. Numeri che aumentano specialmente ad agosto quando le città si svuotano e i pensionati restano soli.