Petali di fiori colorati in onore della Madonna dei Monti: dopo due anni di stop a Campobasso torna la magia dell’Infiorata
Il sindaco Gravina: "Un rito che infonde fiducia e speranza"
In tanti ieri sera, 31 maggio, hanno affollato le strade della città per assistere alla processione dedicata alla Madonna dei Monti, preceduta dalla tradizionale infiorata: tappeti di fiori colorati che accolgono il passaggio della statua della Madonna.
Torna dopo due anni una giornata a cui i campobassani sono particolarmente legati e devoti. Una giornata vissuta con qualche cambiamento rispetto alle edizioni pre-Covid, dove i tappeti di fiori generalmente venivano realizzati dalle associazioni che da anni se ne occupano anche in posti più centrali della città. All’ingresso di Palazzo San Giorgio, in piazza Pepe o in via Cannavina. Luoghi in cui questa volta i coloratisimi disegni non sono stati realizzati, sembrerebbe per una mancata comunicazione alle associazioni da parte dell’amministrazione di Palazzo San Giorgio.
Ma nonostante tutto, la giornata di ieri per tanti campobassani ha comunque rappresentato un bellissimo momento che, oltre alla devozione, ha anche segnato la ripresa di una semi normalità: dove le tradizioni più sentite da un’intera comunità tornano a essere vissute in presenza.
Assente, a causa del Covid, il vescovo Bregantini che ha benedetto la statua della Madonna dei Monti dal balcone della Curia in via Mazzini.
Un rito che chiude il mese mariano e che torna a dare speranza e fede a una comunità che da due anni è stata alle prese con restrizioni e regole anti contagio.
In questa direzione è, infatti, andato anche il messaggio del sindaco Gravina. “Non è più il tempo delle rinunce ma continua a dover essere quello dell’accortezza e della prudenza”, sono state infatti le parole del primo cittadino.
“Il virus – ha proseguito – ha bloccato per due anni le nostre abitudini sociali e quindi anche le nostre tradizioni più sentite e radicate che, da sempre, siamo stati abituati a vivere insieme, nelle piazze e nei luoghi caratteristici della nostra città.
Un mese fa, già con la Processione del Venerdì Santo e poi a seguire con quella di San Giorgio, abbiamo ripreso confidenza con la condivisione pubblica dei nostri sentimenti d’appartenenza alla comunità cittadina, riappropriandoci, anche materialmente, dei riti e delle esperienze sociali, religiose e culturali con le quali siamo cresciuti come città e come popolazione.
Abbiamo atteso per troppi lunghi mesi che si potesse tornare a vivere nei colori, dopo i toni scuri della pandemia e oggi non può esserci nulla di meglio da ricordare e da citare dei colori e dei profumi che hanno accompagnato il cammino della statua della Madonna dal Santuario di Santa Maria del Monte lungo le strade della città.
Campobasso è in cammino, la nostra comunità non è ferma, non lo è mai stata e ha trasformato, con azioni concrete, la strada da percorrere in una strada colorata, viva, allontanando quella luce opaca dettata dal Covid e dalle misure necessarie per combatterlo che ci hanno costretti, per due anni, a evitare di celebrare pubblicamente, insieme, tutte le nostre tradizioni più sentite.
L’Infiorata con la quale i campobassani hanno accolto il passaggio della Madonna per le vie della città, ha avuto la capacità, oggi più che mai, di rassicurarci, di emozionarci e di infonderci fiducia, dimostrandoci anche come i sacrifici fatti a livello sociale non siano stati vani, essendosi rivelati, anzi, il presupposto di questi colori che oggi – ha concluso Gravina – siamo tornati ad ammirare e che ci riempiono non solo gli occhi, ma soprattutto il cuore”.