Il concerto di Carmen Consoli nell’area eventi di Selva Piana, in occasione del Summer Festival, prende il via un’ora dopo del previsto, a causa del maltempo e della pioggia battente che per tutto il pomeriggio è caduta sulla città. Ma una volta sul palco la Cantantessa sa regalare circa due ore di musica e magia.
“Grazie per aver sfidato la pioggia, ma io ero qui che vi aspettavo,” ha detto aprendo una serata che ha ripercorso grandi successi come da Fiori d’arancio, Parole di burro e L’ultimo bacio, passando poi per riflessioni profonde.
L’omaggio a Franco Battiato con Stranizza d’amuri è stato uno dei momenti più intensi della serata, seguito da brani che affrontano temi sociali come Mio zio, contro la pedofilia, e Gheisha, un inno alla forza e all’autodeterminazione femminile. Con Le cose di sempre, Consoli ha regalato un momento di tenerezza dedicato al figlio Carlo, per poi ritornare alla sua Sicilia con le parole vibranti di Ignazio Buttitta, evocando immagini potenti e profonde emozioni.
Il concerto si è concluso con Terra ca nun senti, un brano che ha risuonato come un lamento e un canto di speranza, racchiudendo il desiderio di un Sud capace di trattenere i suoi figli. Una chiusura suggestiva per una serata in cui Carmen Consoli ha riconfermato la sua capacità di emozionare e far riflettere, lasciando il pubblico con il cuore pieno di musica e pensieri.
e.c