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In vendita l’altare usato da Papa Francesco a Campobasso per celebrare la Messa: con 4.500 euro subito a casa

Altare di Papa Francesco

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

La notizia è di quelle che fa pensare:“Sarà vero?”. A quanto pare si, così come lo segnala una nostra lettrice: sul noto sito di vendite on line di merce – subito.it – lì dove si vendono oggetti usati, tra un paio di scarpe ed un arredo in disuso, alla sezione “Arredo- Casalinghi” è stato messo in vendita proprio l’altare di Papa Francesco, quello utilizzato da pontefice lo scorso luglio 2014 per la sua visita a Campobasso. Il classico annuncio, come tanti che si trovano sul sito, che descrive in poche righe le caratteristiche dell’altare di Papa Bergoglio e così, con sole 4.500 euro, chiunque potrà portarsi a casa la sacra ara di Francesco.

Altare in ferro battuto e marmo, tutto lavorato a mano da un artista senegalese, utilizzato da Papa Francesco per la celebrazione della santa messa del giorno 5 luglio 2014 in Campobasso”. L’annuncio è correlato da tanto di photogallery in cui ci sono i dettagli dei rilievi dell’opera e la foto del Papa che celebra la Messa.

Così mentre la Banda della Masciona, serie comica campobassana, nell’ultima puntata è intenta nella presa della Capanna del Papa, lasciata ancora lì, presso l’ex stadio Romagnoli, a distanza di un anno, l’inserzionista dell’annuncio, “Gianluca” mette in vendita il cimèlio sacro di evidente valore storico.

L’opera è stata prodotta dall’artista senegalese Maurizio: un altare di grande valore storico, sia perché usato da Papa Bergoglio per la sua prima visita a Campobasso ma anche per il suo significato metaforico: interamente in ferro battuto la tavola liturgica raffigura un giovane in procinto di precipitare nel vuoto che viene sostenuto e “tirato fuori” proprio dalla mano del Santo Padre. Un gesto significativo che evoca la salvezza della fede e la forza di chi sorregge e guida chi sta per perdere la strada maestra.

Un’immagine, che come ricordò lo stesso Maurizio, rappresenta la storia dei tanti ragazzi della comunità di Toro, salvati dal coraggio dello stesso Padre Lino”.

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