Il rito del fuoco piace ai campobassani: a Sant’Antonio Abate si rinnova la festa tra fede e folklore. Animali protagonisti della tradizionale benedizione
Attesa per le maitunate di Nicola Mastropaolo e Antonio Mandato
Questa mattina, giovedì 17 gennaio 2019, a Campobasso, nell’antico quartiere che porta il nome del santo, i preparativi per onorare Sant’Antonio Abate, sono iniziati molto presto.
Dopo la messa della mattina, un grande fuoco, dedicato proprio al Santo protettore degli animali domestici e da cortile, è stato acceso accanto al piazzale della chiesa.
Puntuale a mezzogiorno la tradizionale benedizione degli animali ad opera di padre Ugo che, nel suo intervento, ha voluto ricordare l’importanza di non dare valore alle cose terrene.
Per l’immancabile appuntamento, che ogni anno si ripete nel popoloso quartiere, tantissime sono state le persone presenti. Molte quelle accompagnate dai propri animali domestici: cani, gatti, ma anche conigli e cavalli che rendono particolarmente suggestivo un momento che unisce fede e folklore.
Una tradizione secolare portata avanti con devozione dagli abitanti del quartiere. Benedire gli animali è, infatti, simbolo della loro purificazione dal male dopo la profanazione del demonio che, secondo la leggenda, tentò il santo nel deserto.
Alle 17 di oggi sarà, poi, il momento della processione lungo le strade del quartiere, a cui farà seguito la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini.
Alle 20 il momento dell’atteso spettacolo musicale ‘Ulesse areturnà a Sant’Antuon’, le canzoni campobassane e le maitunate di Nicola Mastropaolo con Antonio Mandato che, dopo il 31 dicembre, tornano sul palco senza, ne siamo certi, fare sconti a nessuno.