Nella serata del 30 agosto si è conclusa la seconda edizione del Campobasso Summer Festival con lo spettacolo ‘Il mansplaining spiegato a mia figlia’, ideato e interpretato da Valerio Lundini, comico e conduttore televisivo conosciuto al pubblico per il suo particolare umorismo, facendo divertire anche gli spettatori presenti al Parco E. Di Filippo.
Il cartellone del Summer Festival è stato ricco di appuntamenti, a partire da sabato 21 agosto con lo spettacolo concerto Dante in musica di Andrea Ortis, a seguire nella serata del 22 agosto lo show satirico ideato e scritto dalla redazione di Lercio, dal titolo Lercio Alive Show; il cartellone continua con l’appuntamento musicale del 23 agosto con il concerto Passion Live The Next Generation. L’ultima data del Campobasso Summer Festival era prevista per il 24 agosto con Valerio Lundini, ma, a causa della pioggia, lo spettacolo è stato rinviato al 30 agosto. Un cartellone di appuntamenti di respiro nazionale e adatto a tutte le generazioni; un progetto che nasce dalla volontà di valorizzare la città di Campobasso, come spiega Pippo Venditti (curatore del cartellone del Festival) insieme a Enzo Luongo, affinché il Summer Festival possa essere un progetto sempre più affermato, considerando la grande partecipazione che si è verificata sia nella prima che nella seconda edizione.
Non una trama per questo spettacolo, Valerio Lundini è lontano da ogni logica o tradizione dello spettacolo al quale il pubblico di massa è abituato ad assistere. Con Il mansplaining spiegato a mia figlia si assiste ad una comicità moderna ed attuale. Con una serie di sketch, Lundini cattura il pubblico con la sua comicità mascherata da una serietà che lo rende ancora più suggestivo. I temi sui quali punta lo show spaziano dalla quotidianità, al politicamente corretto: le varie scene riprendono nient’altro che la realtà, aggiungendo quell’umorismo (o surrealismo) che fa divertire il pubblico. La peculiarità che ha caratterizzato la maggior parte del suo show è quella di rendere bizzarro, quasi ridicolo, un momento quotidiano apparentemente normale, ma dai risvolti paradossali.
Lunghi applausi dal pubblico, in prevalenza giovane; si denota un apprezzamento particolarmente forte per un modo di fare spettacolo del tutto nuovo ed originale. L’attenzione alle nuove inclinazioni dell’arte e dello spettacolo è il primo fattore per avvicinare i cittadini alla sfera culturale, continuando a mantenere un legame che permette di apprezzare ciò che la città offre.
Federica Prezioso
