Piazza Musenga a Campobasso gremita di studenti in occasione della Giornata dell’Albero 2015: la pioggia e il vento freddo non sono riusciti ad arrestare l’entusiasmo dei ragazzi dell’Istituto ‘Pertini’ e dell’Istituto Comprensivo ‘D’Ovidio’ che, guidati dai loro docenti, hanno preso parte attiva alla messa a dimora, rappresentativa, di due alberi: un abete bianco e una quercia rossa.
Muniti di pala, il sindaco, Antonio Battista, l’assessore alle Politiche per il sociale, Alessandra Salvatore, il consigliere delegato al Verde, Antonio Molinari e la Dirigente scolastica Luisa Forte, hanno voluto dare risalto al valore concreto del “fare” più che del “dire senza fare”, e i giovani molisani, entusiasti e raggianti, si sono armati a loro volta di vanga e terriccio per dare il loro contributo concreto al rimboschimento della città, alla cura del verde e al rispetto dei luoghi pubblici, partendo proprio da Piazza Musenga.
A causa del perpetrarsi del cattivo tempo, il trasferimento dell’evento nella sala Consiliare del Comune del capoluogo è stato d’obbligo. Gli studenti hanno invaso Palazzo Magno muniti di cartelloni, da loro ideati e disegnati, raffiguranti alberi, piante, animali e accompagnati da slogan sull’importanza del rispetto del verde pubblico.
Il primo cittadino si è detto compiaciuto della partecipazione degli alunni degli Istituti scolastici alla Giornata dell’Albero aprendo i microfoni con un discorso rivolto proprio a loro, i giovani. “In occasione di questa giornata, – ha detto Battista – vorrei ribadire l’importanza di coinvolgere tutti nell’avere cura del verde. I parchi sono un bene comune e vengono utilizzati da tutti. Dobbiamo maturare il senso civico e io mi affido a voi ragazzi per cercare di coinvolgere le vostre famiglie. Nei cinque anni di questa aministrazione – ha continuato – abbiamo in progetto di mettere a dimora ben 1500 piante, 400 solo in questo anno. Sono obiettivi che possiamo raggiungere solo tutti insieme, noi grandi dobbiamo darvi il buon esempio e voi dovete portare attenzione e sensibilità”
Lamù