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Family Day, cinque bus da Campobasso. Bregantini alla guida dei difensori della famiglia naturale. Pilone: “In piazza per difendere i diritti dei bambini”

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Bregantini sul bus diretto al Circo Massimo per il Family Day

1500 autobus che da tutta Italia oggi, sabato 30 gennaio, hanno raggiunto Roma per il Family Day in programma al Circo Massimo. Una manifestaizone promossa per dire ‘no’ al disegno di legge Cirinnà, ovvero alle unioni civili.

In piazza scende oggi il popolo a sostegno della famiglia naturale, mentre il tema in questione divide l’opinione pubblica.

In molti sono partiti anche dal Molise, dove il mondo ecclesiastico, solo qualche giorno fa, era stato chiamato a raccolta dallo stesso arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini.

E proprio lui, oggi, guida la delegazione dei fedeli del capoluogo e dei paesi limitrofi che ha riempito cinque bus partiti alla volta della capitale.

Lo stesso Bregantini viene immortalato in uno scatto sul bus per raggiungere il Circo Massimo, mentre dietro di lui capeggia il cartello con su scritto Campobasso.

A sostenere la manifestazione e a essere presente a Roma, così come lo scorso 20 giugno, anche il consigliere comunale della Coalizione civica di Palazzo San Giorgio, Francesco Pilone, convinta “sentinella in piedi”, da sempre a favore della famiglia naturale. In una nota stampa sempre Pilone, qualche giorno fa, aveva esortato concittadini e corregionali ad aderire all’evento di oggi. “Una manifestazione fa sapere il consigliere dal Family Day appena  iniziato – non contro qualcuno, ma per difendere la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e per difendere i diritti dei bambini ad avere una mamma e un papà”.

“Oggi qui è una grande festa”, sono le parole con cui Pilone definisce poi la l’iniziativa  alla quale hanno aderito tantissime famiglie con tanto di passeggini al seguito.

Canti e balli in un Circo Massimo da dove Massimo Gandolfini, organizzatore del Family Day, si dice soddisfatto. Siamo molti più di quelli che pensavamo”, confessa all’Ansa dopo essere stato ricevuto al Viminale dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che non prende parte alla manifestazione, mentre in piazza è scesa la moglie Tiziana Miceli.

Dal palco sempre gli organizzatori parlano poi di un milione di presenze, con partecipanti provenienti da tutto il mondo.

fab.abb

 

Redazione

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