Città

Dimensionamento scolastico: genitori, lavoratori e sindacati dicono ‘no’ alla soppressione della Colozza

Le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) dell’Istituto Comprensivo Colozza di Campobasso, insieme alle sigle FLC CGIL, CISL e UIL Scuola RUA, hanno convocato un’assemblea per discutere del paventato rischio di soppressione dell’I.C. Colozza, una misura che ha suscitato forte preoccupazione tra lavoratori, genitori e rappresentanti sindacali.

L’incontro, al quale hanno partecipato il presidente del consiglio d’istituto Giuseppe Lattanzio e i rappresentanti sindacali regionali Pino La Fratta (FLC CGIL) e Nicolino Fratangelo (UIL Scuola), ha messo in evidenza l’assurdità e l’infondatezza di questa ipotesi.

Carmine Di Iorio, intervenuto a nome delle RSU, ha espresso lo sconcerto di tutti i lavoratori per l’ipotesi di chiusura dell’Istituto. I numeri delle iscrizioni e i risultati positivi dimostrano che la Colozza è un pilastro dell’offerta formativa a Campobasso. La sua soppressione avrebbe ripercussioni significative anche sul personale, con il rischio di contrazioni degli organici, trasferimenti forzati e perdita della continuità didattica.

Pino La Fratta e Nicolino Fratangelo hanno ribadito la ferma opposizione delle organizzazioni sindacali verso le politiche di tagli al dimensionamento scolastico. Mentre si taglia sulla scuola pubblica, si continuano a trovare risorse per finanziare le scuole private, una scelta che contrasta con la necessità di tutelare i territori e il diritto all’istruzione.

Le sigle sindacali hanno inoltre denunciato la mancanza di concertazione da parte della Regione Molise, che ha emanato le linee guida per il dimensionamento senza alcun confronto con le parti sociali. In particolare, sul caso della Colozza, non c’è stata alcuna segnalazione né a livello provinciale né regionale. Si rischia così di creare un maxi-istituto di 1.400 alunni senza un’adeguata analisi delle conseguenze, aggravando una situazione già delicata.

Giuseppe Lattanzio, presidente del consiglio d’istituto, ha espresso la netta contrarietà dei genitori, sottolineando come la Colozza rappresenti un’eccellenza educativa riconosciuta per la qualità dell’insegnamento e i risultati degli studenti. Il provvedimento appare non solo ingiustificato, ma anche contrario ai criteri dettati dalle stesse linee guida regionali.

Lattanzio ha inoltre anticipato la possibilità di un ricorso al TAR, qualora non si facesse marcia indietro su questa decisione. I genitori, i lavoratori e i sindacati si dicono pronti a proseguire la mobilitazione per difendere una scuola che è parte integrante della comunità e del tessuto sociale del territorio. “Se la politica non deciderà di rivedere questa scelta, le proteste continueranno. La soppressione della Colozza non rappresenta solo un problema locale, ma un simbolo della necessità di tutelare il diritto all’istruzione pubblica e la dignità del lavoro nella scuola”.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button