Dal dolore per la perdita all’aiuto per realizzare le ambizioni degli studenti meritevoli: al Pilla cerimonia di consegna della borsa di studio Mimmo Massullo
Otto anni fa quel tragico incidente portò via l’appena 19enne Mimmo Massullo, senza permettergli di conseguire il diploma. Da otto anni però la borsa di studio istituita in suo nome dalla famiglia continua ad aiutare i ragazzi più meritevoli della scuola che Mimmo frequentava.
All’Istituto Leopoldo Pilla di Campobasso questa mattina, giovedì 14 novembre, la consegna dei riconoscimenti in un’Aula Magna letteralmente gremita.
Nel corso della cerimonia, avvenuta alla presenza della dirigente scolastica, Maria Cristina Battista, dei docenti, degli alunni della scuola, dei familiari di Mimmo, e dell’assessore regionale Vincenzo Niro, sono stati consegnati i riconoscimenti.
I premi, suddivisi per categorie a partire dal primo biennio: sono stati attribuiti a Danny Sarnese della IB, per aver conseguito la media voti di 9,92 su 10.
Per il III e IV anno la borsa di studio è stata assegnata a Daniele Romanella che ha ottenuto una media del 9,45.
Infine, per la sezione dedicata a coloro che hanno già conseguito il diploma a ottenere il riconoscimento è stata Sonia Ciccaglione, diplomatasi con 100 e lode.
Momenti di emozione e commozione nelle parole di chi ha ricordato Mimmo e di chi, oggi grazie alla sua famiglia potrà magari realizzare un progetto.
“Anche quest’anno, – ha detto Luca, fratello di Mimmo – con l’aiuto fondamentale della scuola, siamo riusciti ad aiutare gli studenti che si impegnano nello studio. I sogni dei giovani non sono semplici, ma nemmeno impossibili da realizzare e noi vogliamo essere al fianco di chi crede che, con impegno e sacrificio, le cose siano possibili. Da un’esperienza dolorosa che ha cambiato per sempre la nostra vita – ha concluso – abbiamo voluto trarre la possibilità di aiutare ragazzi come Mimmo e lo continueremo a fare ricordando mio fratello”.
“Affronto questa cerimonia con molta emozione”, le parole pronunciate dalla nuova dirigente dell’Istituto, Maria Cristina Battista, già preside dell’Istituto comprensivo Petrone. “Quello che mi colpisce è soprattutto il messaggio di vita e speranza che viene dall’istituzione di questo premio. Il tutto accompagnato da una grande lezione di vita che vede nascere qualcosa di profondamente bello da un dolore così immenso”.
A voler ricordare Mimmo, “quel ragazzo che studiava e aiutava a gestire l’azienda di famiglia”, è stato poi l’assessore Vincenzo Niro, amico da sempre della famiglia. “Un ragazzo meraviglioso”, ha detto l’esponente della Giunta regionale visibilmente commosso. “Non dimenticherò mai quella terribile serata, ma oggi è bello sapere che il suo ricordo è ancora vivo e la sua presenza ancora così tangibile. Un grazie va alla famiglia che, oramai da otto anni, continua a sostenere i sogni dei giovani meritevoli”.
Poi un messaggio agli allievi: “Non abbiate paura di impegnarvi al limite delle vostre forze. Non abbiate paura di tutti quegli sforzi che la vita vi chiede per costruire il vostro futuro. È solo superando i limiti del possibile che vi ritroverete a compiere l’impossibile”.