CRISTINA SALVATORE
Primo giorno di scuola anche per gli studenti molisani.
In realtà sembrava un lunedì di inizio settembre come tanti (a parte il clima tipico della Patagonia Cilena), ma è bastato prendere l’auto per rendersi immediatamente conto che a Campobasso gli abitanti non possono essere solo 50.112. Qualcuno mente e vive nei retrobottega come i cinesi.
Infatti la città si è preparata ad accogliere orde di ragazzini – visibilmente depressi – e genitori agitati che vagavano tra le vie in stato confusionale, non riuscendo, questi ultimi, a capire quale emozione fosse più forte: se quella gioiosa di aver scaricato la “patata bollente” a persone terze di fiducia, (conosciuti come “gli insegnanti”) o quella malinconica di chi sa che avendo due figli in classi diverse, per via dei doppi turni, dovrà accompagnarli a scuola sia la mattina che il pomeriggio. Andare a riprenderli sia la mattina che il pomeriggio. Stare con le pacche in auto sia la mattina che il pomeriggio. Tempo da dedicare alle pulizie di casa e alla ceretta disboscante, non pervenuto.
Per di più, a tutto questo si è aggiunto anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, con un messaggio di auguri rivolto a tutti gli studenti. Messaggio che cela dietro sé una seconda lettura, come per i dischi di alcuni cantanti rock che, se ascoltati al contrario, pare veicolino contenuti subliminali. Infatti sulla bacheca Facebook della senatrice Giannini, è comparso stamane uno scritto che all’apparenza può essere inteso come un normalissimo augurio, ma solo grazie ad una lettura più accorta, chiudendo prima l’occhio destro e leggendo con il sinistro e viceversa, è possibile decifrarlo correttamente, riga per riga, facendo venire a galla il secondo significato, quello occulto. Ecco sotto la traduzione:
Stefania Giannini: “Stamattina milioni di studenti celebrano il rito del primo giorno di scuola.”
(Tradotto: “Stamattina milioni di studenti celebrano il rito d’addio alla gioia per colpa del primo giorno di scuola”).
“Con quel carico di aspettative e anche di preoccupazioni che il ritorno tra i banchi porta con sé”.
(Tradotto: “Con quel carico di libri sulle spalle e anche di preoccupazioni per una sicura gobba in età matura, che il ritorno tra i banchi porta con sé”).
“Ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola faccio i miei migliori auguri. Sarà un anno di sfide importanti e grandi responsabilità”.
(Tradotto: “Ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola faccio i miei migliori scongiuri. Sarà un anno di sfide importanti e grandi responsabilità. Come, ad esempio, svegliarsi alle due del mattino per tornare a Mirabello, da Milano, accompagnare i figli a scuola e poi subito ripartire al Nord, dove vi abbiamo assegnato la cattedra”).
“Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento”.
(Tradotto: “Le affronterete con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento vi servirà, infatti, acquistare macchine con una potenza che varia dai 725 ai 745 CV, indebitandovi fino all’osso e costretti a vendere un rene. Solo così, forse, potrete arrivare da Bolzano a Cercepiccola in tempo per il suono della campanella che avvia le lezioni”).
“Uno spazio da abitare non solo durante l’orario delle lezioni.”
(Tradotto: “Se proprio non riuscite ad arrivare in tempo, cari genitori, i vostri ragazzi possono dormire a scuola purché puliscano i bagni la mattina presto e spengano le luci di notte. Chi rompe qualcosa, paga. E i cocci sono i suoi”).
“Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio. Una nuova scuola, insieme.”
(Tradotto: “Una scuola al centro. Così sarà raggiungibile anche da chi abita nelle periferie opposte. Totalmente aperta ai lati. In questo modo, in caso di terremoto, non ci sarà neanche bisogno di fare la fila indiana per le scale. Una nuova scuola, una sola, senza mura esterne ma aperta sul terreno, insieme”).
“Benvenuti, bentornati, buon inizio.”
(Tradotto: “Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”).