Chiusura del Centro prelievi di via Toscana. Antonio Battista interpella il sindaco Gravina per interventi urgenti
Un nuovo colpo per la sanità molisana arriva con la chiusura del centro prelievi di via Toscana a Campobasso, un polo molto importante per la città. Un servizio di base di alta professionalità, che conta in media 6 mila prelievi l’anno e che chiude per carenza di personale
Non si parla della chiusura di un ospedale o di un reparto ma di un servizio di base che da anni è a disposizione di una vasta popolazione, con grande professionalità, che conta in media 6 mila prelievi all’anno.
A sollecitare il sindaco Gravina sulla chiusura del Centro Prelievi di via Toscana, è il leader del Partito Democratico, ex sindaco di Campobasso, Antonio Battista con un’interpellanza a firma di Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia e Alessandra Salvatore.
Il centro prelievi di via Toscana è uno dei cuori pulsanti della città che, oltre agli stessi prelievi, va ad erogare altri importanti servizi per i cittadini.
“Le prestazioni dei Distretti Sanitari sono i servizi che l’ASREM assicura per l’assistenza primariarelativa alle attività sanitarie e socio-sanitarie sul territorio” scrive Battista nell’interpellanza, spalleggiato da Trivisonno, Chierchia e Salvatore.
“Il Distretto assicura alla popolazione di riferimento l’accesso ai servizi e alle prestazioni sanitarie e sociali tramite l’erogazione di prestazioni e servizi di primo livello o di base.
Non appare inutile ricordare come al Distretto sia oggi attribuito un ruolo strategico nell’attuale sistema assistenziale per uscire dalle strette mura dell’ospedalizzazione, per addivenire ad un’assistenza territoriale “virtuosa”, che garantisca vicinanza alla popolazione.
In particolare il Distretto sanitario di via Toscana assicura, anche grazie alle professionalità che vi operano, servizi ad una popolazione molto vasta e non soltanto di Campobasso.
Negli anni passati si era più volte ipotizzata e scongiurata la chiusura del Centro Prelievi del Distretto sanitario di via Toscana. Dal primo luglio, sembrerebbe per carenza di personale, si è assunta la decisione di chiudere il Centro con grave danno e difficoltà per i cittadini e per il sistema quartiere. Inoltre l’accentramento di tali servizi presso altre strutture oltre a causare disagi agli utenti del quartiere e dei comuni serviti, determina anche il congestionamento degli altri Centri con ulteriori difficoltà per gli Operatori e per quanti utilizzano i servizi con un meccanismo alquanto perverso” così si legge nell’interpellanza di Battista, che prosegue chiedendo una risposta scritta al nuovo sindaco: “chiediamo a Gravina se era al corrente dell’attività dell’ASREM, per conoscere esplicitamente levolontà dell’Amministrazione comunale e le URGENTI iniziative che si intendono assumere perriportare alla normalità la erogazione dei servizi del Distretto Sanitario di via Toscana”.