Stretta per i proprietari di immobili fatiscenti nel centro cittadino. L’amministrazione di Palazzo San Giorgio è pronta ad emanare l’ordinanza che obbliga i titolari degli immobili a rispettare il decoro urbano.
Questi ultimi a breve saranno obbligati a “predisporre ove necessario: il rifacimento delle facciate degli edifici o delle parti deteriorate di essi e dei relativi balconi, il cui degrado arrechi pregiudizio all’incolumità delle persone per il rischio attuale di cedimenti di parti di esse; di provvedere alla sostituzione degli infissi danneggiati prospicienti la pubblica via o luoghi di transito e sosta di pedoni e mezzi, nonché all’eliminazione staffe, tasselli, che per le loro caratteristiche intrinseche, sporgenza, ed altezza possano arrecare pericolo alla pubblica incolumità; di provvedere alla cancellazione delle scritte sui muri esterni visibili dalla pubblica via; di tenere ordinate e pulite le aree private visibili dagli gli spazi pubblici; di garantire un’adeguata e sicura chiusura degli immobili inutilizzati, pulire le saracinesche e le soglie, togliere i rifiuti accumulatisi o gettati attraverso gli interstizi dei serramenti all’interno dell’immobile e pulire gli spazi rientranti rispetto alla proiezione lineare della facciata prospiciente la pubblica via; di coprire le vetrine dei locali inutilizzati, attraverso modalità e materiali, tali da rispettare il decoro estetico delle vie e comunque di tenere pulite le vetrine stesse, conservandole libere (sia all’esterno che all’interno) da affissioni di manifesti, volantini, fogli di giornali e simili, di annunci ed avvisi vari, anche se fatti da terzi con o senza fine di lucro, fatta eccezione per le eventuali comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo o dell’offerta in vendita o locazione dell’immobile o del fondo, che dovranno essere regolarmente autorizzati; di rimuovere le insegne degli esercizi per cessata attività, con ripristino dello stato preesistente entro il termine di 90 giorni dalla cessazione dell’attività”.
L’ordinanza che sarà emanata a breve, è stata presentata questa mattina dal sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, che ne ha così illsutrato i contenuti.
“Nel centro cittadino e più in generale in tutto il territorio comunale, si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che oggettivamente danneggiano l’immagine del decoro e della stessa percezione della sicurezza urbana. – ha spiegato il sindaco Gravina – Lo stato di fatiscenza di numerosi immobili a destinazione residenziale, commerciale, artigianale e di servizio di proprietà private ci ha portati a intervenire con questa ordinanza di prossima uscita. Vi sono immobili inutilizzati con spazi rientranti o protetti da serrande a maglia tubolare, in ferro tondo o microforate, dove l’intercapedine tra queste e la porta di ingresso, soglia o vetrina diventa ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando, oltretutto gravi problemi di sicurezza e di igiene pubblica e un forte degrado estetico, che si riflette altresì sull’immagine e la qualità di vita complessiva dei quartieri. Vi sono vetrine di attività, sporche e non oscurate in maniera decorosa, sulle quali sono affissi, sia sulla parte esterna che interna, manifesti, volantini, fogli di giornale, avvisi vari ormai datati e non più attuali.
“Appare quindi doveroso, per la Pubblica Amministrazione, – ha detto Gravina – adottare strumenti efficaci che, alla luce di un nuovo quadro normativo in materia di sicurezza urbana, consentono di poter contrastare e reprimere i sopraccitati fenomeni degenerativi del decoro e della convivenza urbana e sociale”.
“C’è bisogno dell’aiuto di tutti affinché la città possa tornare ad essere più bella e vivibile. – ha sottolineato il sindaco Gravina – Con questa Ordinanza l’invito mio e dell’intera Amministrazione è che tutti i campobassani collaborino come sanno fare, a cominciare dalle piccole cose, per far riacquistare un altro volto alla nostra città. Le Ordinanze e le relative sanzioni, pur dimostrando un’attenzione mirata per certe situazioni di degrado urbano che vanno risanate e ricondotte alla normalità, senza la giusta condivisa sensibilità non possono bastare”.