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Campobasso si commuove al canto del Teco Vorrei: ancora un Venerdì Santo che unisce le anime

Ieri sera, 18 aprile 2025, Campobasso ha vissuto uno dei momenti più intensi e solenni dell’anno: la tradizionale processione del Venerdì Santo. Il corteo è partito alle 18 in punto dalla Cattedrale, guidato dall’arcivescovo Biagio Colaianni. Le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, sono state portate a spalla dai fedeli, attraversando le vie antiche della città in un silenzio carico di significato. Solo le struggenti note del Teco Vorrei, intonate da un coro di circa 700 voci, rompevano l’aria, amplificando l’emozione collettiva. Quelle parole, ripetute come un sussurro d’anima, sembravano attraversare i cuori uno a uno.

Uno dei momenti più toccanti si è consumato davanti alla Casa Circondariale di Campobasso. Qui, come ogni anno,il passo del corteo si è fatto più lento. Un detenuto, scelto tra coloro impegnati in un percorso di riflessione spirituale, ha letto una preghiera. Poi le parole e la benedizione del vescovo a cui ha fatto seguito un caloroso e sentito applauso.

La processione del Venerdì Santo a Campobasso si conferma così non solo una tradizione religiosa, ma un rito capace di toccare l’anima collettiva, di risvegliare coscienze, di accendere speranze anche nei luoghi più bui.

Redazione

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