Un film già visto e un flashback che porta la memoria indietro di ben cinque anni. Un nuovo ‘caso Iannetta’ potrebbe, infatti, verificarsi per le amministrative del prossimo 26 maggio. Nei cartelloni elettorali comparsi solo oggi negli appositi spazi, l’errore questa volta riguarda l’ultimo nome della lista di Forza Italia.
In caso in questione è quello della candidata forzista Mara Vasciarelli, il cui nominativo sulle liste vidimate dalla Prefettura e affisse è diventato invece Vascitelli.
Una svista che potrebbe certo danneggiare la candidata del partito del Cav, la cui composizione delle liste, così come la presentazione, è stata affidata a uomini vicini al governatore Toma.
L’errore, come certifica la foto di CBlive, è stato a monte. Ovvero lo scorso sabato 27 aprile, giorno della presentazione delle liste, il nominativo della 32esima candidata di Forza Italia, era già sbagliato sull’atto separato consegnato all’ufficio elettorale del Comune.
Una inesattezza notata dai più attenti che avevano creduto come l’errore potesse essere stato sanato. Ipotesi questa che, stando alla cartellonistica apparsa, non si è verificata.
Maria, Aurora, Mara Vasciarelli è divenuta così Maria, Aurora, Mara Vascitelli.
Manco a dirlo la candidata che aveva già iniziato la sua campagna elettorale con tanto di interviste e divulgazione di santini potrebbe uscire danneggiata da questa competizione, dalla quale potrebbe essere esclusa.
Resta ora da chiedersi cosa accadrà, se questo precluderà la competizione elettorale della malcapitata e se ci siano i requisiti per tentare la strada di un ipotetico ricorso, proprio come accadde alla candidata di centrosinistra Enza Iannetta.
L’interessata, però, all’epoca decise di non dare seguito al provvedimento. Per buona pace di tutti e soprattutto della candidata. La stessa, qualche tempo dopo, fu infatti nominata nel CdA della Sea. Nomina questa che finì all’attenzione dell’opinione pubblica e delle critiche mosse dalle minoranze di Palazzo San Giorgio.
Soprattutto i pentastellati non esitarono a dichiarare come dietro quella nomina, in realtà, si celasse una sorta di “ricompensa” verso chi avrebbe avuto il potere di ribaltare o far annullare quel risultato elettorale.
Quando si dice la coincidenza.
fabyabb