A Campobasso, il 28 luglio 2018, si svolgerà il Gay Pride, che per la prima volta sbarca in Molise. Il Comune di Campobasso ha concesso il patrocinio alla manifestazione, al termine di una discussione infuocata con minacce di uscita dalla maggioranza. La parata della comunità LGBTIQA (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer, asessuali), rappresenta una rivendicazione dei propri diritti.
Favorevoli alla concessione del patrocinio i consiglieri piddini Giovanna Viola e Francesco Sanginario, la pentastellata Paola Felice. Dinieghi da parte di Cancellario e Tramontano, esponenti dell’opposizione di centrodestra. Astenuto Di Renzo, assenti Coralbo e Libertucci.
Ampio dibattito negli ultimi giorni per la concessione del patrocinio all’evento con i colori dell’arcobaleno, ovvero del ‘marchio’ che riconosce alla manifestazione il suo profilo culturale. Non sono mancate le dure prese di posizione, come quella dell’esponente dell’UdC, Michele Ambrosio, il quale ha minacciato di lasciare la maggioranza e tornare nel centrodestra, dove è già collocato il suo partito alla Regione Molise.
La concessione del patrocinio al Gay Pride è stata oggetto di ampie e accese discussioni anche in altre città d’Italia, come a Novara, dove lo scorso mese di aprile il sindaco leghista Canelli ha negato il ‘marchio’ culturale e sociale, perché, come dichiarato su ‘Il Giornale’, l’evento rappresenta “un corteo folkloristico e un’inutile ostentazione”.
Sempre ad aprile un altro no alla concessione del patrocinio, a Trento, il governatore (Presidente della Provincia) di centrosinistra, Ugo Rossi, definendola “una parata folkloristica ed esibizionistica”.
I no al patrocinio al Gay Pride sono arrivati negli scorsi mesi anche a Bari, Bologna, Firenze e da parte delle Regioni Lombardia e Liguria.
I patrocini degli enti pubblici, invece, sono arrivati da altri Comuni, come Figline in Toscana, Varese e Pioltello in Lombardia.