La moda nell’arte: dipinti, sculture e abiti in scena al Circolo Sannitico nel giorno di Santo Stefano
Quel fil rouge che unisce i suoi abiti alle opere d’arte è praticamente impossibile da spezzare. Sì, perché Marisa Vecchiarelli viene da una formazione artistica e le sue creazioni si ispirano spesso ad artisti di tutto il mondo. È così che i tagli sartoriali dei suoi abiti evocano le forme in plexiglass di Gino Marotta, i colori di Matisse, piuttosto che i volumi di De Chirico o, perfino il realismo di Giorgia O’Keffe.
Per rispettare il suo estro creativo anche nell’evento andato in scena nel giorno di Santo Stefano al Circolo Sannitico di Campobasso gli abiti Marvè (il marchio della stilista Vecchiarelli) sono stati accostati alle opere di Antonio De Attellis, Antonio Biondi e Michelangelo Tomaro. Ne è derivato un vernissage unico per una città di provincia come Campobasso, in fondo ancora poco abituata a simili manifestazioni.
L’iniziativa, promossa dalla fondazione F&R, come ha raccontato il suo presidente, Francesco Manocchio, “è nata dalla voglia di brindare insieme ad amici e conoscenti in un giorno di festa. In un mondo sempre più digitale, dove anche gli auguri vengono veicolati tramite gli smartphone, – ha detto Manocchio – abbiamo voluto riscoprire il piacere della stretta di mano o, quello di un semplice abbraccio. Nello stesso tempo, a dare valore all’evento e a renderlo unico, sono stati i maestri d’arte, che hanno messo a disposizione degli ospiti, appunto, la loro arte”.
Quadri e sculture hanno, così, travato posto accanto agli abiti indossati da donne che potevano essere ammirate al pari delle altre opere d’arte presenti. Non una semplice sfilata in passerella, ma un modo nuovo per poter scoprire le creazioni Marvè, indossate sì da modelle ma anche da donne che nella vita fanno tutt’altro. “Molte di loro – ha raccontato la stilista – sono clienti dell’atelier o amiche di vecchia data. Credo siano perfette per dimostrare quello che per me è una certezza e, cioè, che non esistono donne non belle. La moda è fatta per esaltare la bellezza che ognuno di noi possiede. È questa la cosa che più mi piace trasmettere a chi decide di affidarsi al mio atelier”.
Gli abiti del vernissage, così come ogni elemento delle collezioni di Marvè sono pezzi unici, che esaltano quella femminilità capace di esplodere in uno stile che viaggia indietro nel tempo con la contemporaneità dell’oggi. Gli anni ‘20, ma anche gli anni ‘40 e ’50 sono, infatti, quelli che maggiormente ispirano le creazioni di Marisa Vecchiarelli che, con uno sguardo moderno, recupera quell’eleganza e quella femminilità così spiccata nella moda passata. Valori e tempi perduti riproposti in una chiave nuova e, soprattutto, in una posto di provincia dove la vita di artisti e stilisti non sembra essere poi così semplice, nonostante siano proprio loro a regalare alla città eventi unici come questo.