Sono state inaugurate questa mattina, mercoledì 20 dicembre 2017, a Palazzo San Giorgio le mostre degli artisti Guido Sprovieri e Luigi Grassi. A presenziare all’iniziativa il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, e l’assessore alla Cultura, Emma de Capoa che hanno evidenziato come, nelle opere di entrambi gli artisti, sia rintracciabile l’amore verso la loro regione.
“Il mio grazie – le parole del primo cittadino – va a chi ha permesso la realizzazione di queste due attività culturali di spessore. Iniziative che, rientrano nel cartellone degli eventi natalizi, il quale prevede un programma di tutto rispetto, sintomo dell’impegno per far godere in pieno la città durante il periodo natalizio. Purtroppo non è stato possibile esporre le opere nell’ex scuola di via Roma che, come già detto più volte, diverrà la Casa della Cultura. Però, il mio impegno è quello di riproporre entrambe le iniziative dove dovevano tenersi e, non si tratterà di attività isolate, me entrambe rientreranno in una programmazione più ampia”.
Soddisfatta anche l’assessore de Capoa che ha espresso un visibile consenso “nell’ospitare a Palazzo di Città opere simili. È emblematico – ha detto – come pur in modo e, sotto forme differenti, sia Grassi che Sprovieri, parlino della nostra terra e rappresentino tutto l’amore che nutrono nei confronti di essa”.
Particolarmente emozionato al loro fianco l’artista Guido Sprovieri che a sua volta ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale prima di lasciare a tutti la possibilità di poter godere delle proprie opere.
Nella sala civica, al piano terra di Palazzo San Giorgio le opere di Sprovieri resteranno in mostra fino al prossimo 6 gennaio, così come quelle di Luigi Grassi ospitate al primo piano nella sala antistante l’aula del Consiglio Comunale.
‘Tramonti’ il titolo della personale di pittura di Sprovieri dove è possibile imbattersi in paesaggi e borghi tipicamente molisani. Ma anche ritratti di chi quei borghi li vive ogni giorno. Affianco a questo anche diverse caricature, alcune delle quali apparse su alcuni giornali locali. Le opere, la cui composizione spazia dagli anni ’60 ai nostri giorni, rappresenta con estrema chiarezza “il di fuori dell’animo molisano”, di cui l’artista ha certamente saputo cogliere con sapienza la sua parte più delicata e nobile.
Il lavoro di Luigi Grassi per il Museo Sannitico di Campobasso rappresenta, ineve, un’occasione irrinunciabile di riflessione su alcuni dei temi più attuali in materia di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. Grassi sceglie la fotografia per la rielaborazione iconografica di alcuni fra i più rappresentativi reperti archeologici conservati nel Museo Sannitico di Campobasso. ‘Eroi Sanniti’ il titolo della personale dell’artista rappresenta l’impegno di un uomo che mette a servizio la propria creatività quale canale interpretativo di un passato risorto a nuova vita (artistica). L’installazione fotografica presenta, infatti, una serie di scatti dedicati agli elmi sanniti conservati nel museo archeologico di Campobasso, che rappresenta una significativa testimonianza di vita trascorsa, quella stessa vita che Grassi ama definire “eroica”.