Nella Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio, a Campobasso, si è svolta l’attribuzione ufficiale, da parte del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, al Maestro Cav. Adriano Ferraiolo della cittadinanza onoraria, con la consegna, al neo concittadino, di una pergamena a testimonianza dell’ultra secolare legame della famiglia Ferraiolo con la Città di Campobasso.
Infatti, lo scorso 22 agosto 2022, dopo diversi anni che se ne parlava, il Consiglio Comunale di Campobasso ha approvato all’unanimità la delibera portata dall’attuale Amministrazione comunale di Campobasso, conferendo la cittadinanza onoraria al Maestro Cav. Adriano Ferraiolo, rappresentante della famiglia che da oltre 120 anni porta a Campobasso il tradizionale teatro dei burattini.
Presenti a questo sentito avvenimento, oltre al sindaco Roberto Gravina, la dottoressa Agnese Scala, in rappresentanza della Prefettura di Campobasso, il presidente del Consiglio Comunale di Campobasso, Antonio Guglielmi, l’assessore alla Cultura, Paola Felice e diversi consiglieri comunali a rappresentanza delle varie forze politiche che compongono il Consiglio Comunale di Campobasso.
Alla cerimonia hanno partecipato attivamente, anche gli alunni della classe V A della scuola primaria dell’Istituto Scolastico Comprensivo Montini di Campobasso, accompagnati dalle loro maestre. Proprio per rispondere alle domande dei piccoli scolari, il Maestro Adriano Ferraiolo si è lungamente trattenuto con loro insieme al suo personaggio principale, ovvero Pulcinella, subito dopo il conferimento della targa in acciaio traforato, realizzata dall’artigiano Aldo Perrella,
Al termine della cerimonia a Palazzo San Giorgio, il Maestro Cav. Adriano Ferraiolo con tutta la sua famiglia, ha voluto offrire alla cittadinanza, in piazza Vittorio Emanuele II, uno spettacolo del suo Teatro dei Burattini.
“Oggi, nell’accogliere a Palazzo San Giorgio il Maestro Adriano Ferraiolo, nostro nuovo concittadino, ci siamo emozionati tutti, grandi e bambini – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – come sempre avviene da ben oltre un secolo, ovvero da quando il teatro dei burattini della famiglia Ferraiolo viene con la sua arte, sul finire dell’estate, a riempire di vita e di storie la nostra città. Il teatro dei burattini dei Ferraiolo, come ha ribadito il Maestro Adriano, è una forma d’arte volutamente popolare, rivolta a tutti, senza distinzione alcuna, che trova nella piazza, da sempre, il luogo d’incontro e di trasmissione di gioie, sogni e fantasie che riescono a coinvolgerci e renderci anche più uniti e solidali come comunità. In nome del forte legame che unisce Campobasso alla famiglia Ferraiolo – ha poi fatto sapere Gravina – siamo riusciti a strappare una promessa al Maestro Adriano per il prossimo anno, ovvero un burattino che ricordi un altro indimenticabile campobassano, Fred Bongusto”.
Visibilmente emozionato, il Maestro Adriano Ferraiolo, nel ricevere la cittadinanza onoraria di Campobasso, ha sottolineato come, tra i tanti attestati ricevuti in questi anni di professione e di vita da lui e dalla sua famiglia per il loro lavoro, il riconoscimento che gli ha voluto tributare la città di Campobasso è e resterà per sempre quello al quale sarà più legato.
La tradizione della Famiglia Ferrajolo nell’antica arte dei burattini risale ai primi del novecento, quando Pasquale Ferrajolo ottenne i suoi primi grandi successi di burattinaio. Traendo ispirazione dall’attore-autore napoletano Antonio Petito (dalla critica considerato il più grande Pulcinella di tutti i tempi), Pasquale Ferrajolo si cimentava nella messa in scena di commedie tipiche del teatro classico napoletano proponendole con il suo popolare “Teatrino di Burattini”. Dopo una lunghissima serie di successi in tutta Italia Pasquale Ferraiolo si spense nel 1934 lasciando ai figli Francesco e Salvatore la sua arte come eredità. I due fratelli formavano una formidabile coppia di artisti che andò avanti di successo in successo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale durante la quale i due fratelli hanno interrotto la loro carriera artistica.
Nel 1949, Francesco, la cui passione per il teatro non si era mai spenta, propose al fratello di riprendere “baracca e burattini” e di riaccostarsi alla carriera artistica ma la sua proposta venne tuttavia respinta. A quel punto Francesco, chiamati a sé i figli Pasquale, Vittorio ed Adriano, formò con essi una nuova compagnia: “I Fratelli Ferrajolo” che diresse magistralmente fino al 1973, anno della sua morte. Calcando le orme paterne i tre fratelli hanno continuato a mietere successi avvalendosi di tecniche teatrali sempre all’avanguardia.