Uomo Cervo, fate, folletti e altri essere fantastici del Molise: da ieri è disponibile il libro per bambini ispirato dalla tradizione molisana
La collana 147 Mostro che parla! fa tappa nel Molise. Dopo la Sicilia, la Liguria e il Lazio, è dedicato al Molise il quarto titolo di 147 “Mostro che parla!”: Uomo Cervo, fate, folletti e altri esseri fantastici del Molise, già disponibile da ieri 23 febbraio 2022. La collana ideata e curata da Teresa Porcella e da Ignazio Fulghesu nel progetto grafico, che racconta gli esseri fantastici delle regioni italiane adottando una chiave di lettura moderna e informale, ambientandoli ai nostri giorni e affidandoli sempre ad autori e illustratori che proprio in quelle regioni sono nati e hanno un contatto viscerale con la loro terra.
Un viaggio lieve e giocoso dal mare all’entroterra, per scoprire l’immaginario, le tradizioni, le maschere tipiche e i mostri di una regione ricca di sorprese antiche, vive ancora oggi. Il Molise è la quarta regione protagonista della collana 147 Mostro che parla!, ideata e curata da Teresa Porcella per Telos Edizioni. Un progetto importante e originale, che punta ad accendere l’interesse dei nostri bambini per l’immenso patrimonio fantastico e folklorico italiano, mettendo in luce le specificità e le unicità di ciascuna realtà locale. E favorendo l’incontro tra le creature magiche di ieri e la nostra quotidianità.
La natura ancora incontaminata e dominante, i paesini avvolti nel silenzio, i castelli e le chiese che custodiscono misteri, gli orizzonti molto ampi e le strade poco frequentate. E poi le tradizioni contadine, le leggende popolari, le maschere zoomorfe che fanno parte di una dimensione antica e semplice, che si rinnova fino ai nostri giorni. Il Molise che affiora dalle parole di Stefania Di Mella e dalle illustrazioni di Laura Fanelli in Uomo Cervo, fate, folletti e altri esseri fantastici del Molise è una regione piena di bellezze, cultura e segreti da scoprire.
Attraverso il filtro dolce del ricordo e del racconto orale, l’autrice molisana Stefania Di Mella parla di straordinarie creature dai poteri incredibili, di folletti dispettosi, di esseri metà uomo e metà animali. E anche di luoghi evocativi, che diventano culla di storie suggestive… come quella della piccola basilica di Santa Maria della Strada, a Matrice, con i bassorilievi a forma di buoi che ricordano la triste vicenda del Re Bove; o come quella del Diavolo che impazza a Tufara una volta all’anno per processare e condannare a morte il Carnevale. Uno dopo l’altro, scorrono sulle pagine personaggi insoliti e sorprendenti, come l’irsuto Uomo Cervo, che irrompe nella piazza di Castelnuovo al Volturno l’ultima domenica di Carnevale, o come la malinconica Fata del Cantone, il cui spirito infelice vaga nel castello d’Evoli di Castropignano.
Sette racconti che rievocano la geografia e lo spirito di un territorio che in pochi conoscono, creando un ponte con il vissuto e lo sguardo dei bambini del nostro tempo. Testi freschi e attuali, accompagnati da illustrazioni piene di inventiva e leggerezza, disseminate di dettagli e guizzi creativi, opera dell’apprezzata illustratrice Laura Fanelli, molisana trapiantata in Francia, che ha all’attivo importanti collaborazioni e pubblicazioni con editori internazionali.
L’esperienza dell’autrice a servizio dei bambini molisani
“È stata un’esperienza particolare per me, la mia prima volta come autrice. La molla che mi ha spinto ad accettare questa sfida sono stati i bambini lettori, in particolare quelli della mia regione. Sento di avere un debito nei loro confronti”, sostiene Stefania Di Mella, “Sono stata una bambina che ha molto sofferto la mancanza di librerie, biblioteche e spazi culturali. Negli anni ’80 c’era veramente poco di tutto questo in Molise. Io ero la classica bambina che aveva fame di libri e che amava ardentemente leggere. Adesso le cose, per fortuna, non sono più così, però sento che bisogna fare ognuno la propria parte per offrire ai giovani nuove opportunità di lettura e occasioni di arricchimento e crescita. E questo libro senz’altro lo è! È stato molto bello scriverlo e tornare nei luoghi della mia infanzia, che mi sono particolarmente cari. Mi ha fatto stare bene. Ho attinto ai ricordi, alle sensazioni e a episodi che non ho mai dimenticato”.
La storia che nasce dalla realtà dei piccoli borghi
“Per le illustrazioni del libro ho mantenuto un segno leggero ed espressivo, e ho cercato sempre di rimanere aderente alla realtà dei luoghi, di mostrare gli scorci reali, di far vedere i monumenti, i palazzi, le strade. Per questo è stato per me importante ritornare nei paesi in cui sono ambientati i racconti, per documentarmi meglio, scattare fotografie, parlare con le persone del posto. Non vedo l’ora di far conoscere il libro ai bambini e organizzare laboratori, atelier, presentazioni. È la parte che preferisco del mio lavoro!”. Queste le parole di Laura Fanelli che ha curato le illustrazioni.
Il legame con il Molise
Anche Luana Astore, fondatrice della casa editrice, si racconta: “Per me è un volume importante perché sono una molisana fuori sede, come lo sono le autrici, e tutte e tre siamo molto legate alla nostra terra. In questo senso abbiamo voluto restituire un qualcosa di intimo e viscerale, grazie alla mediazione e al lavoro di editing svolto dalla curatrice Teresa Porcella, che in questo volume in particolare è stato molto importante. Abbiamo voluto raccontare la dimensione del nascosto, fare un elogio alla provincia che raccoglie antiche tradizioni e riti ancora oggi presenti. Questo libro è anche un invito a venire a conoscere dei luoghi che vale la pena visitare e scoprire dal vivo”.
Il paesaggio grande protagonista
“Il libro è anche un omaggio alla casa editrice molisana che lo pubblica e raccoglie l’apporto personale di Luana Astore, con il suo bagaglio di ricordi, sensibilità ed emozioni. In esso emerge fortissimo il legame con il senso della propria origine e con la propria vita famigliare. Durante la realizzazione, le autrici e l’editrice hanno tutte sentito il bisogno di ricongiungersi con la loro terra e di rimettersi in dialogo con lei, di riprendersi i dettagli, i colori, i profumi, di immergersi in nuove esperienze che potessero poi rivivere sulle pagine. Un altro elemento distintivo è stata la volontà di concentrarsi su creature fantastiche che restituissero la dimensione terrestre, collinare e agro-pastorale del Molise. E la scelta di affidare al paesaggio un ruolo principale, da vero protagonista. Il mio augurio è che questo libro, come tutti gli altri della collana, sappia parlare a tutti, ai bambini di oggi e a quelli che lo sono stati tanto tempo fa”, spiega, infine, Teresa Porcella che ha curato la collana di libri per Telos Edizioni.
Federica Prezioso