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“Untitled” di Maria Luisa Presutti: il Molise visto con gli occhi dei bambini

Maria LuisaMARIA CRISTINA GIOVANNITTI

‘Untitled’ è il video di Maria Luisa Presutti, giovane video maker campobassana, con il quale gareggia per il contest ‘Il Molise in 3 minuti’. Un’idea pascoliana quella di Maria Luisa che sceglie come protagonisti del suo cortometraggio dei bambini ai quali si chiede: “Che cos’è il Molise?”. Ognuno di loro risponde con la genuinità tipica della loro età ed il video lascia emergere immagini bizzarre, metafore estrose, pensieri fantasiosi su questa regione “piccola come la borsa di Mary Poppins ma in cui trovi tutto”, risponde una bambina.

Gli occhi dei bambini descrivono il Molise, un lembo di terra ricco di colori come il blu del mare, il verde ed il marrone delle zone di collina e montagna, la storia della regione raccontata con la meraviglia dei bambini. A conclusione del cortometraggio non è casuale la scelta della poesia di Pablo Neruda “Non t’amo se non perché t’amo” il modo in cui Maria Luisa vuol sottolineare l’amore incondizionato e in quantificabile che si prova verso la propria terra, oltre ogni aspetto negativo o positivo. Così ce ne parla, qui di seguito il link del suo video in gara videomolise.com/untitled-il-molise-in-3-minuti/

Perché decidi di far spiegare proprio a dei bambini cos’è il Molise? “Potrei stare qui a dire mille parole ma la verità è che ho un debole per la loro spontaneità e la loro immaginazione che va oltre ogni limite. I bambini sono speciali hanno la capacità di far sorridere in un primo momento e riflettere poi. Quando li ascoltiamo ci stupiscono per le cose che riescono a cogliere, hanno occhi puri e incontaminati dicono quello che pensano e non usano giri di parole come i “grandi”!  L’intento è quello di stuzzicare la curiosità senza scoprire nulla, senza mostrare una cartolina“.

Tra le varie definizioni che hanno dato sulla regione, qual è quella che preferisci e che fai tua? Premetto che li adoro tutti e che hanno detto tutti delle “piccole” verità, l’affermazione che rispecchia di più questa regione è quella della borsa di Mary Poppins ovvero “piccola ma che contiene tante cose” mentre quella che faccio mia, data la mia personalità, è quella che riguarda i colori: “ ci sono tante cose di diverso colore, è grande e quindi può contenere tutti i colori”! Come si fa a non amarli a non sorridere e a non riflettere?”.

Quanto può andare stretta questa terra ai giovani che vivono qui? Molto. Non vorrei aprire una polemica ma mi date l’opportunità di dire quello che penso quindi lo faccio. È una terra piena di millantate potenzialità ma sono in pochi a fare qualcosa di reale per la terra stessa e per chi la abita. Ho avuto le mie esperienze fuori dal Molise ed è bello tornare per le vacanze godere dei paesaggi e della natura forse, e sottolineo forse, incontaminata, ma viverci e cercare di sopravviverci è tutt’altra cosa… È stretta perché vogliono così, ma sarebbe meravigliosamente a misura d’uomo se solo ci si impegnasse concretamente un po’ di più. Le istituzioni, la burocrazia, i “pettegoli” (cit.) non aiutano”.

Concludi il tuo lavoro con una poesia di Pablo Neruda sull’amore incondizionato. Cosa ami incondizionatamente del Molise? ““Le tradizioni” citando le parole dei piccoli attori! Beh sicuramente ciò che amo incondizionatamente del Molise sono gli affetti, penso di non dire niente di nuovo ma sicuramente qualcosa di vero! Quando leggo le parole di Neruda avverto come un turbinio di emozioni che mi travolge. Un  amore tormentato, scappare e tornare… una terra piena di contraddizioni, ricca e allo stesso tempo povera. Croce e delizia di un molisano è la sua molisanità che non si può spiegare con le parole. Un doveroso ringraziamento lo devo a questi splendidi bambini e alle loro famiglie, senza i quali il video non potrebbe esistere. Se permettete ne approfitto per citare e ringraziare Giulio Ricella, Vania Cristinziano, Paolo Ricciardelli, Francesco Macoretta e per averci aperto le porte del castello di Castropignano grazie a Raffaele Sardella”.

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