A San Martino in Pensilis nasce il comitato pro pampanella. Obiettivo:ottenere il marchio protetto
La Pampanella di San Martino in Pensilis in corsa per il marchio di origine IGP, indicazione geografica protetta. Un acronimo che viene attribuito dall’Unione Europea a quei prodotti agricoli o alimentari per i quali una determinata qualità è legata all’origine geografica.
La pampanella è, infatti, una preparazione tipica che, anticamente, veniva preparata solo in occasione della festa della corsa dei carri del 30 aprile e della fiera annuale del 30 agosto. Oggi è possibile, invece, trovarla tutto l’anno. La Pampanella di San Martino in Penilis viene fatta con carne di maiale condita con sale, aglio e cosparsa di abbondante peperoncino dolce e piccante macinato. Occorrono alcune ore prima di infornare la carne così preparata che viene coperta con carta paglia bagnata e, a fine cottura, viene condita con aceto. La Pampanella deve il nome alle foglie della vite, i pampini, che in passato avevano la stessa funzione della carta paglia mantenendo umida la carne durante la cottura.
Per portare avanti la battaglia, nei giorni scorsi, su iniziativa di Confcommercio Molise, si è costituito il Comitato promotore per il riconoscimento del marchio IGP così composto: presidente Giuseppe Colucci, vicepresidente Giuseppe Carriero, segretario Giuseppe La Vecchia, consiglieri Matteo Muccillo, Vincenzo Caravatta, Maria Antonietta Tomizzi e Michele Melfi.
“Il procedimento è molto lungo e richiede numerose certificazioni sia tecniche sia storiche, ma rappresenta un passo necessario – ha commentato Colucci, consigliere Confcommercio – per la valorizzazione di una produzione alimentare di grande pregio e tradizione che vede insieme i produttori locali sammartinesi che, per la prima volta, concorrono per un obiettivo esclusivo e di rilevanza storica per l’intero territorio.” Questa non è altro che la prima pietra di un progetto che nei prossimi anni potrà contribuire all’economia di San Martino in Pensilis e dell’intero Molise”.
“Consolidiamo la nostra presenza sul territorio – ha poi affermato la Tartaglia – ponendo la dovuta attenzione nei confronti di un prodotto con un elevato valore aggiunto che, grazie alla sua riconoscibilità, siamo convinti sia capace di rafforzare il legame vincente tra prodotto tipico e turismo, anche attraverso una futura promozione di itinerari del gusto”.
Il Comitato si occuperà nell’immediato di progettare e realizzare iniziative per la promozione, la divulgazione, il coinvolgimento del territorio, raccogliendo e utilizzando tutte le fonti disponibili per elaborare ricerche, analisi e studi territoriali, alimentari e nutrizionali per l’ottenimento del marchio IGP. Il Comitato, infine, effettuerà ricerche e ogni accorgimento per il recupero, per la conservazione e valorizzazione del patrimonio agroalimentare e culturale legato alla Pampanella.