San Giuliano del Sannio, nella tradizione il futuro dei Fucilieri di San Nicola pronti a far fuoco 8 e 9 maggio
Il 2024 è per l’Associazione “I Fucilieri di San Nicola” un anno straordinario in cui ci saranno i festeggiamenti per il 300° Anniversario della statua lignea del Patrono San Nicola e, presumibilmente quindi, dell’antica e rara saga dei fucilieri che sparano in segno di giubilo per rievocarne l’arrivo nel 1724, accolta dalla popolazione sangiulianese con spari a salve.
In attesa dell’evento di apertura ufficiale delle celebrazioni, che si svolgerà il prossimo 8 e 9 maggio, il viaggio inizia nel segno della tradizione e dei valori che, da sempre, ispirano i fucilieri, ma con lo sguardo rivolto al domani. Per sottolineare il significativo traguardo, è stato ideato un logo moderno ed essenziale che racchiude, nella stilizzazione del numero 300 il simbolo dell’associazione per eccellenza legata a San Nicola, il quale descrive in modo chiaro e diretto l’essenza e la proiezione dell’Associazione e del fuciliere che, forte delle proprie radici, è pronto a raccogliere le sfide che verranno. Il successo del fuciliere si costruisce, giorno per giorno, con il lavoro delle persone che fanno parte dell’omonima associazione. Circa 60 quelli che parteciperanno alla Parata che avrà luogo l’8 e il 9 maggio i quali esploderanno centinaia di colpi a salve ognuno con il proprio fucile ad avancarica. Un viaggio di due giorni tra sacro e profano che vede il suo momento clou il 9 maggio quando i fucilieri sfileranno in parata e apriranno poi la strada alla processione in onore del Santo. Tre secoli di storia e tradizioni, ripercorsi attraverso le tappe più significative di un lungo cammino che parte dal lontano 1724, quest’anno anche con una mostra fotografica, organizzata dalla stessa Associazione in Piazza Libertà a San Giuliano del Sannio, per ripercorrere la storia della tradizione in concomitanza con i festeggiamenti che vedranno unici e rari protagonisti i fucilieri di San Nicola ognuno pronto a far esplodere con fragore i colpi del proprio fucile.