Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: in Molise cresce la raccolta
Nel 2020 in Molise sono state raccolte 1.864 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia il Rapporto Annuale 2020 del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Il risultato è finalmente in crescita dopo alcuni anni in costante contrazione e registra un incremento del 16,3% rispetto al 2019.
Cresce la raccolta di freddo e del clima (R1) che registra un +18% per un totale di 718 tonnellate (rispetto a un +14% delle regioni del Sud Italia) e dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) la cui raccolta si attesa a 258 tonnellate con un incremento del 28,1% (rispetto a un +14,2% dell’area di appartenenza).
La raccolta di grandi e bianchi (R2) registra una crescita più contenuta, ma sempre significativa (+12,7%) e raggiunge le 435 tonnellate. In linea con questo incremento anche quello degli apparecchi con schermi (R3) che con un +11,4% raggiunge le 448 tonnellate raccolte. È invece in calo la raccolta delle sorgenti luminose (R5) che scende da 6,6 a cinque tonnellate, allineandosi all’andamento registrato dal raggruppamento a livello nazionale.
Migliora in maniera significativa (+13,5%) la raccolta pro capite che raggiunge i 5,95 kg per abitante, valore che fa avvicinare la Regione alla media nazionale, pari a 6,14 kg/ab.
Raccolta per province
La provincia di Campobasso raccoglie 1.182 tonnellate, in crescita del 9,1%. A sostenere la performance sono innanzitutto gli incrementi in R4, la cui raccolta registra un +32% per un totale di 203 tonnellate. In crescita anche R3 che evidenzia un +16,7% che si traduce in una raccolta di 300 tonnellate. In contrazione invece sia la raccolta in R5 sia la raccolta in R1 che con un -2,4% scende a 347 tonnellate.
Risultato invece assolutamente positivo in R1 per la provincia di Isernia dove i volumi segnano un +48,2% per un totale di 371 tonnellate. Sostenuta soprattutto da questi volumi, la raccolta della provincia registra nel suo complesso un incremento del 31,5% che le consente di raggiunge le 682 tonnellate. A questo risultato contribuiscono anche gli incrementi, anch’essi a doppia cifra, delle raccolte in R2 e in R4: la prima aggiunge circa 30 tonnellate alla raccolta del 2019, arrivando a 105 tonnellate, la seconda invece con un +15,6% si attesta a 55 tonnellate.
A seguito di incrementi così differenti tra loro, la provincia di Isernia allunga su quella di Campobasso nella raccolta pro capite raggiungendo i 7,8 kg/ab, in forza di un +27,4%, e si posiziona sia al di sopra della raccolta media dell’area (4,70 kg/ab) sia di quella nazionale (6,14 kg/ab). La raccolta pro capite di Campobasso sale invece a 5,23 kg/ab con un+ 6,7%.
Le due province si differenziano in maniera sostanziale anche per il diverso impatto dei flussi generati dai luoghi di raggruppamento della distribuzione: sono totalmente assenti sul territorio della provincia di Isernia, mentre in quella di Campobasso affiancano i centri di raccolta comunali, contribuendo per quasi il 14% alla raccolta totale.
“I dati del Molise sono nuovamente in crescita dopo un periodo di riduzione” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Va segnalato che la presenza di un centro di raccolta che raccoglie il 54% dei volumi di tutta la provincia di Isernia, ricevendo RAEE anche al di fuori dei confini regionali, impatta considerevolmente sul dato complessivo. Nella Regione è carente la raccolta del raggruppamento 2 a cui mancano ingenti volumi, è lecito pertanto domandarsi quali altre strade percorrano. Si aggiunge poi la cronica carenza della raccolta nel raggruppamento 4, indice di una dispersione di RAEE che deve essere contrastata con una maggiore capillarità della raccolta e una costante e pervasiva comunicazione sui comportamenti che devono tenere cittadini e commercianti, entrambi chiamati a fare meglio”.