A Pizzone il museo dell’orso bruno marsicano. Domani il taglio del nastro e la visita guidata
CRISTINA SALVATORE
Nasce a Pizzone un museo interamente dedicato all’Orso bruno marsicano. Ci troviamo sulle Mainarde, un massiccio calcareo le cui vette sono tra le più alte del Molise e dagli anni ‘90 costituiscono parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sarà dunque uno scenario particolarmente suggestivo quello che farà da sfondo, giovedì 26 maggio alle 17, all’inaugurazione e apertura al pubblico del nuovo ‘Museo dell’Orso bruno marsicano’, nella sede di Piazza Municipio a Pizzone, paese in provincia di Isernia.
Recentemente ristrutturata, nell’ambito del progetto “Lavori di rifunzionalizzazione dell’ex scuola elementare per il riallestimento del Museo dell’orso marsicano”, grazie al sostegno della Regione Molise (attraverso lo strumento programmatico e finanziario del P.I.T. “Alto Molise e Mainarde”) e alla volontà dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Letizia Di Iorio, il progetto mira a una valorizzazione del territorio puntando soprattutto su un turismo consapevole.
Ricordando che il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha avuto un ruolo fondamentale nella conservazione di alcune delle specie più importanti della fauna italiana come l’aquila, il camoscio d’Abruzzo, il lupo e l’orso bruno marsicano, uno degli scopi del progetto è anche quello di mettere in atto una forte opera di sensibilizzazione attraverso una corretta conoscenza dell’ importanza che ha la tutela di un territorio, inteso come habitat, per la conservazione delle specie autoctone e la salvaguardia della biodiversità. Negli ultimi mesi all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, le sessioni di avvistamento, nelle quali sono stati impegnati 135 operatori più un gruppo di 65 volontari, hanno portato a contare almeno tre femmine di orso marsicano con cinque cuccioli nati nell’anno 2015. Complessivamente, nel 2015, risultano nati un numero minimo certo di sei cuccioli, quattro dei quali osservati ancora nel mese di settembre e uno in cattività.
Domani, a far seguito all’inaugurazione del museo la visita guidata. Chi vorrà potrà conoscere la nuova sede e potrà assistere a interventi tecnico-scientifici coordinati dal presidente del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara, uniti a quelli di relatori che presenteranno i loro studi sulla biologia, sull’attuale distribuzione e consistenza della popolazione e sulle strategie di conservazione della rarissima sottospecie marsicana di orso, descritta del naturalista molisano Giuseppe Altobello nel 1921.
A seguire, il Direttore del Pnalm, Dario Febbo, esporrà le strategie che quotidianamente il Parco pone in essere per la tutela dell’orso bruno marsicano.
Seguirà il racconto di Roberta Latini, zoologa del Servizio Scientifico del Pnalm sulla singolare esperienza con l’Orsetta Morena, una cucciola marsicana trovata senza mamma alla fine di maggio 2015 quando aveva tre mesi e pesava appena tre chili. Rimessa in sesto e raggiunto il peso di quaranta chili a dieci mesi di età, dopo aver selezionato per lei una zona adeguata al rilascio, Morena è stata ‘restituita’ al Parco, rimessa in libertà e monitorata grazie a un radiocollare satellitare.
Dell’attuale situazione dell’orso in Appennino centrale parlerà, invece, Paolo Ciucci, ricercatore dell’Università di Roma.
Chiuderà la serie di interventi il presidente della Società Italiana per la Storia della Fauna “G. Altobello”, Corradino Guacci, che riferirà della presenza dell’orso marsicano in Molise tra storia e conservazione.
Le conclusioni saranno lasciate al consigliere regionale con delega al turismo, Domenico Di Nunzio, al presidente dell’associazione nazionale Musei Scientifici, Fausto Barbagli, per la seconda volta in Molise dopo l’inaugurazione del Museo Civico di Storia Naturale della Valle del Fortore e al presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Antonio Carrara.