Parco Nazionale del Matese: Molise in guardia contro i rischi di campanilismo
L’Associazione culturale Togo Bozzi, rappresentante degli interessi sanniti, ha espresso preoccupazione per le dinamiche emerse durante il processo di costituzione del Parco Nazionale del Matese. Gli atteggiamenti ambigui provenienti da alcuni attori campani, secondo l’Associazione, rischiano di compromettere il lavoro scientifico finora prodotto dagli organi tecnici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
L’Associazione ha denunciato la presenza di “falsi matesini” che sembrano più interessati a ottenere posizioni di potere che a perseguire il bene comune per il territorio. A fronte di queste difficoltà, emerge la possibilità di una soluzione alternativa: la creazione di un Parco Nazionale dell’Appennino Sannita.
Nel frattempo, un recente provvedimento dei giudici ha imposto al Ministero un termine massimo di 180 giorni per adottare misure concrete di perimetrazione e salvaguardia del territorio, pena il commissariamento dell’intero procedimento. Pur trattandosi di un’eventualità remota, la prospettiva non è da escludere, data la crescente frammentazione politica e amministrativa legata alla gestione dell’area del Parco regionale campano, in particolare nella zona di Piedimonte Matese.
Di fronte a questa situazione, l’Associazione Togo Bozzi sollecita l’istituzione di un tavolo di confronto trasparente e inclusivo. Tale iniziativa dovrebbe rispettare sia le perimetrazioni tecnico-scientifiche elaborate dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), sia le richieste legittime degli Enti locali, in linea con le normative nazionali e comunitarie.
L’obiettivo è evitare ulteriori resistenze legali e valorizzare appieno il territorio senza intaccare il preesistente Parco regionale campano. Qualora non si raggiungesse un accordo, resterebbe valida la proposta di istituire un grande Parco Nazionale dell’Appennino, integrando le aree del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con il versante sannita del Matese, promuovendo così un approccio più ampio e coordinato alla tutela e alla valorizzazione ambientale.