Il branco è donna: il bullismo si colora di rosa secondo i dati della Polizia Postale del Molise
MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
Il gentil sesso è ormai un lontano ricordo e, altra faccia dell’emancipazione femminile, è il fenomeno in crescita del bullismo in rosa. Questo succede anche in Molise, così come confermato dai dati illustrati dal dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Molise, Antonello Fratamico, dove 1 bullo su 3 è una ragazza.
Per il Molise, tra il 2014 e i primi mesi del 2015, ci sono state ben 7 denunce di cyber bullismo dove, in alcuni casi, dei minorenni hanno violato le credenziali degli account facebook di altri coetanei e attraverso il furto d’identità si ‘divertivano’ a diffamare con il nome delle vittime. Ma non solo: la cyber violenza si muove anche con minacce per e-mail, con allegate fotografie compromettenti e ricatti su whatsapp, la nuova messaggistica istantanea.
La cosa peggiore è che il bullismo femminile non ha neanche la solidarietà di genere per cui le ragazze, che si muovono nel 72 per cento dei casi in gruppo come nel più classico dei branchi, colpiscono altre ragazze come loro vittime.
Il problema del bullismo, sia quello che viaggia in rete ed è di natura psicologica, che quello reale e fisico, è che se ne parla ancora troppo poco: 1 ragazzo su 4 per omertà e paura non racconta di aver subìto violenza. Questo accade soprattutto tra gli adolescenti (14-17 anni) che preferiscono risolvere il problema da soli mentre con i bambini, tra gli 11 ed i 13 anni, c’è maggiore predisposizione a raccontarlo ai genitori oppure ai propri insegnanti.
L’indagine è stata condotta dal portale Skuola.net per la campagna educativa ‘Una vita da social’ condotta dalla Polizia Postale che ha evidenziano l’urgenza di mettere in atto quante più campagne di sensibilizzazione su un fenomeno in crescita.