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Foliage in Molise: destinazione Campitello Matese

Il foliage, fenomeno naturale grazie al quale tra ottobre e novembre (e in alcuni casi fino ad inizio dicembre) è possibile ammirare nei boschi l’esplosione dei colori autunnali, ormai da anni è diventato una vera e propria esperienza di immersione nella natura.

Lo sanno bene a San Massimo, dove i boschi iniziano a mostrare i primi cambi di colori già dalla fine di settembre. Il piccolo paese infatti, posizionato su una collina ai piedi del Matese, in autunno è circondato dai colori vivi della stagione colorata, dal giallo, all’arancione, al rosso, che dal borgo risalgono lungo la montagna verso le cime di Campitello in sfumature che sembrano dipinte dal più abile dei pittori.

Il paese già da diversi anni vive un’impennata del turismo legato al fenomeno del foliage: arrivando a San Massimo in autunno infatti, la vista è del tutto invidiabile e non ci si sorprende che in tanti la scelgano come meta turistica per qualche giorno di relax immersi nella natura e nel ritmo lento dell’autunno e dei primi freddi. Dalla strada statale infatti, svoltando alla rotonda in direzione del borgo e imboccata la provinciale che guarda dritta verso i monti lo scenario è il seguente: a destra e sinistra grandi prati ancora verdi (in cui non è difficile avvistare qualche cervo o capriolo) , di fronte il borgo appoggiato su una collinetta circondato da boschi e dall’aura del fumo dei primi camini accesi che inaugurano la stagione e sullo sfondo la cornice meravigliosa dei monti del Matese che si colorano dalle pendici fino alla cima.

Di questo interesse turistico “fuori stagione” è entusiasta il sindaco di San Massimo Alfonso Leggieri, da anni promotore di un turismo destagionalizzato: “La crescente attenzione turistica in periodi dell’anno in cui non è solito pensare ad una vacanza, ci fa ben sperare in un processo di destagionalizzazione del nostro territorio, di cui il Comune è sempre stato sostenitore attivo. Il numero di presenze osservato negli ultimi anni è in crescita, con conseguenze positive anche sulle attività ricettive e di ristorazione del nostro borgo storicamente affezionato all’autunno e agli eventi ad esso connessi”.

San Massimo infatti è famoso per la raccolta delle castagne e per la tanto attesa Castagnata, festa organizzata dalle associazioni cittadine e che ogni anno richiama centinaia di appassionati tra musica, castagne e vin brulè.

Redazione

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