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Festa del lavoro, ma il tessuto produttivo del Molise è già all’obitorio. Ex lavoratori Gam in presidio a Bojano

Speranze al lumicino per i 260 operai a cui, a giorni, scadrà la cassa integrazione. Possibile un rinnovo di sei mesi, ma il futuro è un salto nel buio

Da anni ormai è diventata l’emblema di un Molise alla canna del gas. Alla Gam di Monteverde di Bojano, oggi 1° maggio 2019, festa dei lavoratori, si celebra, invece, il presidio di chi il lavoro lo ha perso.

Non solo gli ex dipendenti dell’azienda avicola, ma anche lavoratori di un comparto produttivo dell’area matesina del tutto cancellato. Piccole e medie imprese che, in questi anni, hanno chiuso i battenti.

“La politica dorme”: è la frase che compare su uno degli striscioni esposti dagli ex lavoratori che, tra pochi giorni, potranno non percepire più la cassa integrazione. Quest’ultima, in scadenza il 4 maggio, potrà, infatti, essere rinnovata solo per un’altra volta. Ancora sei mesi prima che gli ex dipendenti dovranno, quasi certamente, dire addio a ogni forma di sussidio.

Il recente passo indietro di Amadori sul macello ha complicato una vicenda intricata che da anni fa stare i lavoratori con il fiato sospeso. Un passo indietro che ha reso ancora più fosche le speranze di chi aveva creduto in un futuro possibile.

Amadori, così come annunciato agli inizi del mese di aprile, continuerà infatti a gestire l’incubatoio e gli allevamenti, non il macello. Un progetto quest’ultimo che, per l’azienda avicola non sarebbe “più compatibile con le logiche industriali”.

Una preghiera, affinché l’azienda, su questo punto possa rivedere la sua posizione, è stata compiuta anche dall’arcivescovo Bregantini in occasione della santa Pasqua, quando il mondo ecclesiastico, pungolando la politica, si è detto vicino al dolore dei lavoratori.

Senza il macello la maggior parte degli operai, che nei prossimi giorni potrebbero promuovere protesti dinanzi Regione e Prefettura, resteranno a casa.

Intanto, l’attenzione è ora concentrata sul rinnovo della concessione della cassa integrazione che ci dovrebbe essere a breve al Ministero. Altri sei mesi, prima di un nulla che rende davvero amara una giornata come questa.

Una festa del lavoro che in Molise è condita solo dalla disperazione di chi un lavoro lo ha perso.

Redazione

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