Lavori socialmente utili e volontariato per i migranti all’indomani della protesta di massa
Questa settimana è cominciata con una protesta eclatante, quella dei migranti della struttura di accoglienza isernina di Monteroduni, che per un paio di ore hanno bloccato l’arteria stradale che collega Isernia a Venafro. Una manifestazione in massa per ribellarsi alla mancanza di permessi di soggiorno che i migranti aspettano da tempo.
L’assessore regionale Michele Petraroia, all’indomani di questo sciopero, ha indetto con la Questura e la Prefettura un tavolo rotondo in cui discutere sul da farsi. Così il Presidente di Giunta sollecita alla convocazione di un Comitato Regionale di Coordinamento che servirà per prima cosa a fare una verifica ad personam su ogni immigrato per poter, poi, rilasciare il permesso di soggiorno. In seguito si discuterà su come informare e rasserenare l’opinione pubblica, preoccupata a seguito delle ultime vicende di terrorismo.
Non solo: l’assessore Petraroia propone di impegnare gli immigrati in lavori socialmente utili, come per esempio la cura dell’ambiente e del decoro urbano, oltre che occuparli in attività di volontariato. Questo sarebbe un modo per trarre benefici da entrambe le parti: stempera i ‘tempi morti’ dei migranti che spesso, nelle loro giornate, hanno poco da fare ed al contempo favorisce il bene della collettività, oltre che aiuterebbe ad una maggiore integrazione. Nella circostanza si potrà fare un punto complessivo sia sui flussi dell’emergenza profughi che per gli ospiti del Progetto SPRAR ponendo attenzione alle iniziative di inclusione, apprendimento della lingua italiana, formazione professionale.