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Civitacampomarano, l’arte per salvare il paese e per dire che “c’è voglia di rinascita”

Biancoshock_Civitacampomarano_phAlessiaDiRisioÈ in programma fino al prossimo 4 giugno a Campomarano la seconda edizione del CVTà Street Fest, il festival di arte urbana ideato dalla street artist Alice Pasquini, in arte AliCè, vuole ridipinge i muri dell’antico borgo molisano con i colori della speranza, nel tentativo di contrastare lo spopolamento del paese che in questo momento sta, inoltre vivendo la grande emergenza, della frana.

Questo, non è stato per nulla un anno semplice per gli abitanti di Civitacampomarano, che hanno da subito fortemente voluto e sostenuto la manifestazione, aprendo le porte delle proprie case agli artisti invitati e cucinando persino per loro. Infatti, mentre la Pro Loco “Vincenzo Cuoco”, la direttrice artistica Alice Pasquini e tutto lo staff dell’organizzazione del festival erano impegnati nella progettazione di una seconda edizione ancora più ricca e avvincente di quella dello scorso anno, una serie di eventi naturali ha compromesso seriamente la possibilità stessa di abitare il paese in molte delle sue parti. L’inverno appena trascorso ha portato tre metri di neve che ha stretto in una morsa di ghiaccio i murales dipinti nel corso della prima edizione del festival, contribuendo a lesionare le strutture delle case già danneggiate dal terremoto. Sciolta la neve, una frana ha iniziato a spaccare le strade di una parte del paese e a crepare i muri dei palazzi.

Davanti a tali problematiche, le scelte possibili sono due: gettare la spugna oppure resistere, guardare oltre, cercare una soluzione. Ed è stata proprio la seconda strada che la comunità di Civitacampomarano ha voluto perseguire. Così nel paese divenuto simbolo di un Molise che resiste dove una scritta continua anche a ricordarlo, il CVTà Street Fest ha scelto di portare ancora un passo avanti l’ambizioso sogno di salvare il paese attraverso l’arte e gli artisti.

Per questo la formula della manifestazione è stata interamente ripensata rispetto allo scorso anno: non più concentrato in un fitto calendario di eventi, l’edizione 2017 del festival si snoda nell’arco di tre mesi, con una vera e propria staffetta di quattro artisti internazionali che si danno il cambio, sempre con i pennelli in mano, lavorando uno dopo l’altro sui muri del borgo.

Le celebrazioni della seconda edizione del CVTà Street Fest sono entrate già nel vivo dando il benvenuto a Gola, il primo dei quattro artisti ospiti, che è arrivato a Civitacampomarano lo scorso 4 aprile. Al suo intervento seguiranno, con quell’attenzione alle più vivaci tendenze internazionali della street art che è ormai una cifra distintiva del festival, gli interventi dell’artista argentino Bosoletti, di Nespoon dalla Polonia e dell’italiana Maria Pia Picozza. Il festival è reso possibile grazie all’aiuto degli sponsor Free Energia, Life srl, Energy Mix, all’energia dello staff che lavora a titolo gratuito e alla partecipazione entusiastica degli artisti e dell’intera comunità.

Il momento culminante del CVTà Street Fest giungerà quando anche l’ultimo artista avrà completato la sua pittura muraria e sarà una grande festa conclusiva di colori, suoni e sapori, capace di coinvolgere tutta la popolazione.

Dal 1 al 4 giugno sono previsti, infatti, tour guidati alla scoperta dei muri dipinti, percorsi di trekking mirati a conoscere le bellezze storiche e naturalistiche del territorio, degustazioni di street food, musica all’aperto e ospiti speciali.

LA FRANA CHE MINACCIA IL PAESE – Civitacampomarano è in pericolo a causa della frana che minaccia il borgo molisano di appena quattrocento anime, di cui sono pochissimi bambini. Numerosi i danni agli edifici e alle strade. Una vera e propria “zona rossa” del paese è ormai stata isolata. Persino gli uffici del Municipio, di fronte all’imponente Castello Angioino che suggestionò persino Alessandro Manzoni, sono stati sgomberati perché ormai inagibili e sono in cerca di una nuova sistemazione definitiva. La situazione è difficile. I cittadini delle aree interessate dalle lesioni più gravi sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, ma vogliono restare lì e lottare contro l’isolamento e l’abbandono. “Civitacampomarano – dicono gli abitanti – non deve scomparire: è un borgo ricco di storia e il suo patrimonio architettonico è di assoluto pregio e rilevanza”.

PERCHÈ BISOGNA ANDARE AVANTI – A spiegare le ragioni di un impegno costante a difesa del borgo, con il ricorso alle preziose risorse di un’arte non asserragliata in un museo ma offerta gratuitamente ai passanti, sono i giovani volontari e gli organizzatori del CVTà Street Fest: “Grazie all’idea di portare nel nostro centro la street art, lo scorso anno si è aperto un momento di confronto che ci ha indicato un nuovo orizzonte. Siamo partiti dalla nostra storia e dalle nostre radici, per raccogliere una sfida straordinaria: conciliare e contaminare l’arte del passato con il contemporaneo”. Per questo bisogna guardare avanti: perché l’identità di Civitacampomarano è un patrimonio da difendere e tutelare e da non dissipare. Per la direttrice artistica Alice Pasquini, “quello che è successo è stato un duro colpo per la comunità e per tutti noi che nel festival crediamo, in un momento in cui il paese stava vivendo un periodo di rinascita grazie al successo della prima edizione del CVTà Street Fest. Civitacampomarano nonostante tutto resiste, seppure la situazione è davvero grave e preoccupante. Nonostante le difficoltà, la seconda edizione del CVTà Street Fest si fa. A partire dal 4 aprile e fino al 4 giugno gli artisti si alterneranno e lavoreranno sui muri del paese, che è uno scenario privilegiato per ospitare l’arte di strada, con un riconoscimento che arriva dalla stampa nazionale e internazionale. Per rievocare quello che ora non c’è più. Per dimostrare la voglia di rinascita ancora e sempre possibile, rispondendo nella maniera più efficace.  Per resistere, investire nel potenziale artistico di cui disponiamo. Quest’anno altri quattro artisti saranno al lavoro per realizzare opere site specific, costruite su misura per catturare e valorizzare lo spirito di Civitacampomarano”.

LA RACCOLTA FONDI “HELP CIVITA”Per chi volesse aiutare Civitacampomarano, è stata attivata la campagna di raccolta fondi “HELP CIVITA”, destinando il ricavato a supporto del recupero dell’ex edificio delle Scuole Materne da adibire a nuova sede del Municipio e da edificio strategico della Protezione Civile. I contributi devono essere versati esclusivamente sul conto corrente del Comune di Civitacampomarano, alle coordinate banco posta IBAN IT91L0760103800000012918868 oppure sul conto corrente postale numero 12918868. Nella causale, le donazioni dovranno riportare la dicitura “HELP CIVITA, fondi a supporto della nuova sede municipale”.

IL BILANCIO DELLA PRIMA EDIZIONE – Un anno fa a Civitacampomarano si è svolta con successo la prima edizione del CVTà Street Fest, il festival dell’arte di strada che ha visto i muri del borgo illuminate dai colori degli street artist, con il coinvolgimento dell’intera comunità, dai bimbi agli anziani. Sono stati gli stessi abitanti di Civitacampomarano a fare a gara per mettere a disposizione degli artisti invitati l’edificio più bello, lo scorcio più ammaliante, il panorama più prezioso. Per ridisegnare il proprio paesaggio urbano, lo scorso anno Civitacampomarano si è affidata a sei artisti internazionali noti per aver lasciato tracce del loro passaggio in diverse città del mondo: Biancoshock (Italia), David de la Mano (Uruguay), Pablo S. Herrero (Spagna), Hitnes (Italia), ICKS (Italia), UNO (Italia). A queste opere, che ora fanno parte in modo permanente del patrimonio culturale e turistico di Civitacampomarano, ora si aggiungono i nuovi lavori degli artisti protagonisti dell’edizione 2017: Gola (Italia), Bosoletti (Argentina), Nespoon (Polonia) e Maria Pia Picozza (Italia).

 

Redazione

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