Baranello, ordinanza ‘anti – schiamazzi’: la parola al sindaco Marco Maio, portavoce di un malcontento cittadino
Il primo cittadino di Baranello spiega i motivi che lo hanno portato a firmare l’ordinanza e invita la popolazione all’assemblea pubblica fissata per domani, 18 gennaio
La notizia dell’ordinanza numero 3 del 14 gennaio 2019 ha creato scompiglio nella popolazione baranellese, dividendo il paese tra sostenitori e dissidenti. Il sindaco Marco Maio, firmatario dell’ordinanza, decide di prendere la parola e spiegare alcuni punti chiave, rimandando comunque la cittadinanza a domani, 18 gennaio alle 19, per l’incontro pubblico presso la sala consiliare per approfondimenti specifici e ad personam.
Il primo malinteso, secondo Maio, è stato considerare l’ordinanza una limitazione quando, in realtà, va a ribadire solo delle norme già esistenti che andrebbero a priori rispettate: “L’adozione dell’Ordinanza sindacale rivolta alla attività commerciali (bar, pizzerie, ristoranti) nasce dalla necessità di ribadire e richiamare alcune norme già sancite da leggi attualmente in vigore. Dispiace constatare che sia stata percepita come una limitazione, ma in realtà non è così, perché non si è intervenuto sugli orari di chiusura degli esercizi commerciali nè sulla somministrazione di alcolici, ma solo ed esclusivamente sulle modalità di emissione verso la pubblica via di rumori provenienti dai locali”, spiega il sindaco.
Stop alla musica, agli schiamazzi notturni, ai bivacchi e agli stazionamenti chiassosi fuori dai locali di Baranello, uno stop che vale solo per i locali non a norma rispetto ai limiti di legge. Coloro che hanno dei locali insonorizzati e che non disturbano la quiete pubblica, potranno infatti continuare ad avere musica oltre le ore 22:00.
Il bisogno di ribadire queste regole nasce, secondo Maio, dalle numerose lamentele pervenute dalla cittadinanza, anche attraverso degli esposti. Persone che, a quanto pare, vivono da tempo con situazioni di disturbo e di inciviltà proprio davanti alle loro abitazioni.
I continui e reiterati disturbi hanno esasperato i residenti che più volte hanno segnalato la non sostenibilità di quanto avveniva durante le ore notturne.
In riferimento al discorso ‘bar come unico centro di aggregazione per Baranello’, il sindaco poi replica: “L’amministrazione da anni ormai promuove attività di socializzazione nei confronti dei giovani con iniziative che vedono il coinvolgimento di tutti: associazioni, società sportive, culturali e ricreative. Pertanto non credo che la vitalità di un paese possa avere contezza solo attraverso la frequentazione dei bar, verso i quali ho comunque grande rispetto per il lavoro che fanno. Con la civile convivenza e il rispetto di tutti credo che si possa arrivare a una convergenza di interessi, senza danneggiare nessuno”.
Intanto, il sindaco coglie l’occasione e invita tutti all’assemblea pubblica di domani, 18 gennaio, alle ore 19:00 nella sede del Comune di Baranello.
Maria Cristina Giovannitti