Baranello, in arrivo un nuovo sportello antiviolenza. Un altro passo avanti per le donne
Si è tenuto ieri, 24 marzo 2017, presso la Sala Consiliare del Comune di Baranello alla presenza del sindaco Marco Maio, dell’assessora di Baranello, Loredana Messano e della consigliera Amelia Pistillo, il primo incontro tecnico sul nuovo progetto ministeriale de ‘In rete contro la violenza sulle donne’, di cui il comune di Baranello è capofila.
Accanto a loro Giuditta Lembo, consigliera di Parità della Regione Molise, i rappresentanti del Comune di San Giuliano del Sannio, la consigliera Pina De Vita e l’assessore Nicola Montalto e la presidenta dell’associazione Liberaluna Onlus, Maria Grazia La Selva, entrambi partners del progetto.
È stato ufficialmente presentato il nuovo progetto contro la violenza di genere che, secondo una organizzazione satellitare tra le varie associazioni, porterà nuovi sportelli sul territorio Baranello-San Giuliano del Sannio e Campobasso. Questa attività con nuovi sportelli andrà a potenziare il lavoro già svolto nel centro anti violenza di Campobasso dall’associazione Liberaluna ed integra quello che è lo sportello presente anche nel comune di Ripalimosani. La rete satellitare di lavoro coinvolge una decina di partners tra cui il comune di Tavenna e l’Ambito Territoriale Sociale Campobasso, motivo per cui all’incontro era presente anche il dirigente De Marco.
La durata del progetto, finanziato dal Ministero, sarà di due anni e cercherà di portare dei supporti concreti alle donne che avranno bisogno di quel tipo di servizio. Ci saranno tre sportelli dislocati nel comune di Baranello, a San Giuliano del Sannio e a Campobasso, presso la sede operativa dell’Associazione Liberaluna Onlus, in via Monfalcone n.03. Al progetto lavoreranno circa 20 collaboratori tra cui il dottor Giannetti, che si occuperà della ‘banca dati’.
Dopo i saluti del sindaco di Baranello Maio e dell’assessore di San Giuliano Montalto, a prendere la parola la consigliera regionale Giuditta Lembo, parte attiva del nucleo operativo poichè coordinerà le attività: “È importante partire dal discorso delle risorse e capire che nei finanziamenti esistono delle ripartizioni regionali e dei fondi diretti destinati a progetti come questo. Il fatto che esistano più servizi dello stesso genere sul territorio non può che aumentare la competitività e la qualità dei servizi stessi, quindi che ben venga questo nuovo progetto. Le ragazze, da sempre volontarie di Liberaluna, hanno aderito al bando ministeriale e con il loro progetto hanno vinto, decidendo di spostare questo servizio nei paesi che diventeranno i nuovi protagonisti”.
Il nuovo centro anti violenza sarà un aiuto reale per quelle donne che hanno timore di denunciare e subiscono in silenzio, continuando a convivere con i loro carnefici. I dati dei femminicidi, in constate aumento, sono la conferma a tutto questo.
Il progetto ‘In rete contro la violenza sulle donne’ prevede una serie di servizi importanti tra cui: la creazione di un Osservatorio Dati, per avere una banca dati accertata del fenomeno, capire l’andamento e tenerlo sotto controllo; supporto formativo e successivo inserimento lavorativo delle donne per renderle più indipendenti di denunciare; Camper itinerante, o detto anche ufficio mobile, per la parte informativa e di sensibilizzazione del problema; possibilità di servizi alloggi per recidere il contatto con compagni e mariti violenti.
Il progetto è stato così presentato come una struttura di satelliti tra le varie associazioni, enti locali e comuni. Un servizio di condivisione e collaborazione tra le parti al servizio delle donne.
mcgiovannitti