Povertà, Boccardo (Uil): “Agiamo tutti insieme per questa piaga che dilaga anche in Molise”
Fra un mese esatto, il 2 settembre, prende avvio il SIA (Sostegno per l’Inclusione Sociale), un nuovo strumento per combattere la povertà, fenomeno sempre più frequente ed esteso anche nelle famiglie molisane.
La domanda va presentata entro 45 giorni al Comune che provvede a inoltrarla all’INPS, al quale spetta accertare i requisiti e l’esistenza di altri eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da pubbliche amministrazioni che non devono essere superiori a 600 euro mensili. Ma, soprattutto, il progetto personalizzato di attivazione sociale deve essere predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit.
“Prepariamoci per tempo – questo è il richiamo di Tecla Boccardo, leader della UIL molisana – con le difficoltà in cui si dibattono i comuni molisani, con i limiti dell’azione dei servizi per l’impiego (subissati di compiti e senza investimenti in personale e apparecchiature), con i servizi sanitari messi come sono messi, non vorremmo proprio che questa opportunità andasse sprecata e tutta la procedura fosse mal gestita con il consueto successivo rimpallo di responsabilità. Occorre subito un luogo di confronto attorno al tema della povertà in cui coinvolgere, per l’appunto, tutte le amministrazioni impegnate a gestire il SIA, le altre istituzioni nazionali e locali, i servizi sociali, i centri per l’impiego, le parti sociali ma anche il variegato mondo delle associazioni e del volontariato molisano. È necessaria la competenza di ognuno per mettere in campo interventi mirati e integrati, che necessitano di costante monitoraggio per valutarne gli effetti e l’efficacia”.
“È, d’altro canto, vero che la tematica della povertà è complessa e articolata: oltre a necessarie misure di contrasto alle sue varie forme, è indispensabile procedere con una programmazione di interventi che complessivamente, dando vigore alle politiche del lavoro e rilanciando il potere d’acquisto dei cittadini, assicurino la ripresa economica e sociale”.