Campobasso ha detto addio a Piazza Savoia. L’area nei pressi di villa de Capoa, quella dove sorge quello che
“Pensiamo di aver trasferito quello che è nella mente di ogni campobassano”, ha dichiarato il sindaco Battista ai microfoni di CBlive.
“Il rispetto per queste due figure – ha proseguito il primo cittadino – si è concretizzato in questa piazza, che oggi si arricchisce perché, ai valori dell’Unità d’Italia è stato affiancato un pezzo di storia di un Paese più moderno, ma incapace di tutelare e difendere i propri figli”.
“Probabilmente – l’ammissione di Battista – non siamo stati noi in grado di spiegare compiutamente alla città il senso di questa decisione che, ripeto, non ha tolto nulla ma solo arricchito la città”.
“Non abbiamo cancellato niente, – ha specificato ancora il primo cittadino – semmai abbiamo aggiunto una parte della storia italiana decisamente non bella, che ha però avuto come protagonisti due persone bellissime e capaci di essere così leali nei confronti dello Stato da sacrificare la loro vita”.
Insomma, per Battista l’intitolazione di piazza Savoia a Falcone e Borsellino non vuole essere una contrapposizione ma “semplicemente un’esaltazione della verità, dell’onesta e della lealtà”.
Dello stesso parere la consigliera Giovanna Viola, presidente della Commissione Cultura, che si dice “orgogliosa di far parte di un’amministrazione che ha avuto la sensibilità e il coraggio di ricordare e celebrare due uomini che hanno fatto la storia di questo Paese”.
A far seguito all’intervento del primo cittadino l’esibizione del coro degli studenti della Montini e del Liceo Musicale Galanti di Campobasso. Poco dopo, Battista, insieme a una studentessa ha scoperto la traga con la denominazione ‘Piazza Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, già Piazza Savoia’.