GIUSEPPE FORMATO
Sport e solidarietà vanno a braccetto, soprattutto se si tratta di quello giovanile. La Virtus Bojano, la Sc Promosport e la Fratres del centro matesino sono state protagoniste, durante la mattina di domenica 20 dicembre 2015, di due eventi che hanno coniugato attività fisica, un gesto per le famiglie meno abbienti, che sono aiutate dal gruppo di donati di sangue, e per coloro che sono costretti a combattere contro una malattia e, al contempo, sperare nei progressi della ricerca scientifica.
Al via con un messaggio di speranza, di pace e di un augurio per Natale di don Rocco, davanti alla Cattedrale di Bojano, dove di lì a qualche ora sarebbe stata aperta, da parte dell’arcivescovo Bregantini, la Porta Santa per il Giubileo straordinario della Misericordia, il fiume gialloblù di bambini, adolescenti e ragazzi, accompagnati da genitori, parenti e amici, si è incamminato tra le strade alle pendici del Matese.
“Una passeggiata a chilometro zero” il tema della manifestazione, che ha visto la Virtus Bojano incamminarsi tra le principali strade della cittadina matesina.
Una camminata simbolica per dimostrare alla cittadinanza che i giovani sono attenti alle tematiche sociali. E gli stessi ragazzi, per poter prender parte all’evento, hanno donato un giocattolo o un bene alimentare, che i volontari della scuola calcio Virtus Bojano e della Fratres di Bojano provvederanno a consegnare alle famiglie meno abbienti.
I dirigenti, i tecnici della Virtus Bojano e i volontari della Fratres di Bojano hanno fatto capire agli oltre cento ragazzi che quello che per molte famiglie è scontato, come possedere un giocattolo o trovare la tavola sempre pronta, non vale per molti dei loro coetanei.
L’evento sportivo ha fatto il paio con l’altra iniziativa della Fratres di Bojano, i cui volontari hanno venduto per Telethon i cuori di cioccolato. 216 pezzi venduti per un incasso di 2.160 euro: è stato l’ottimo risultato raggiunto dal gruppo di volontari, i quali sono riusciti a distribuire quasi tutti i cuori di cioccolato a disposizione. Soltanto una ventina quelli rimasti invenduti e per acquistarli è possibile rivolgersi agli stessi volontari della Fratres, il cui gruppo a breve si trasferirà nella nuova sede.