Una Santa Messa per ricordare Ferdinando Maggiani, imprenditore ed ex calciatore dei lupi. Giocò 177 partite col Campobasso. A Carrara l’ultimo saluto con la maglia rossoblù

Ferdinando Maggiani, allo stadio in occasione del memorial ‘Gino Scasserra’, con Ferdinando Maggiani junior

GIUSEPPE FORMATO & ALESSANDRO LANCELLOTTI

A una settimana dalla scomparsa dell’imprenditore ed ex calciatore Ferdinando Maggiani, toscano di nascita, ma campobassano d’adozione, nel pomeriggio di oggi, giovedì 29 settembre 2016, alle ore 18,30, nella Chiesa di San Giuseppe Artigiano si celebrerà una Santa Messa in suffragio per l’ultimo saluto terreno anche nel capoluogo molisano, dopo i funerali di sabato 24, tenutisi a Carrara, la città dei marmi bianchi, la città che diede i natali a Ferdinando il 2 giugno 1933.

Ferdinando Maggiani arrivò a Campobasso per giocare con la squadra rossoblù nel 1956, prima di affermarsi come imprenditore nel campo dei marmi, aprendo un ponte tra il capoluogo molisano e Carrara.

Carrara e Campobasso, domenica 25 settembre 2016, prima della partite contro la Pistoiese (serie C) e contro la Sammaurese (serie D), è stato osservato un minuto di raccoglimento, in ricordo di Ferdinando Maggiani.

Nel giorno della Santa Messa in ricordo dell’ex difensore, grazie all’aiuto dello statistico Alessandro Lancellotti, abbiamo ricostruito la carriera del compianto imprenditore toscano-molisano.

La famiglia Maggiani al completo in uno scatto di qualche anno fa in centro a Campobasso

Ferdinando Maggiani mosse i primi passi nelle giovanili della squadra della sua città natale, la Carrarese.

Nella stagione 1951-52 si trasferì a Montevarchi, in provincia di Arezzo, dove la locale formazione disputava la Prima categoria regionale: in tre presenze segnò anche una rete. In quel campionato, il Montevarchi vinse il campionato con 47 punti, otto in più della Fortis Juventus, venendo così promosso in Promozione.

Nella stagione 1952-53 il neo-promosso Montevarchi arrivò secondo a otto punti di distanza da un’altra squadra della provincia di Arezzo, l’Unione Sportiva San Sepolcro: il ventenne Maggiani totalizzò dodici presenze.

Nella stagione 1954-55 tornò a giocare nella natìa Carrara.

La Carrarese militava in serie C ed era allenata prima da Cesare Pellagatta e poi dall’ex allenatore della nazionale turca ed ex portiere della nazionale austriaca, Rodolphe Hiden. Come compagno di squadra trovò un giovane Giuseppe Vavassori, diventato poi portiere della Juventus e del Bologna. La Carrarese, però, arrivò ultima e retrocesse.

Maggiani esordì in serie C contro il Catanzaro il 10 ottobre 1954. Riportiamo il tabellino della prima gara di Maggiani con la maglia della Carrarese in serie C.

Carrarese-Catanzaro 1-1

Carrarese: Vavassori, Caciagli, Barberi, Corradini, Maggiani, Grillone, Quaglia, Massagrande, Brighenti, Taiti, Dell’Amico.

Catanzaro: Masci, Tozzo, Leonetti, Moribondi, Mariuzza, Costa, Altobello, D’Avino, Corti, Ziletti, Clementoni.

Arbitro: Rebuffo di Milano.

Marcatori: 24’ Taiti (Catanzaro), 55’ D’Avino (CR).

Ferdinando Maggiani quando vestiva la maglia del Campobasso

Nella stagione 1956-1957 arrivò il trasferimento al Campobasso, all’epoca presieduto dall’avvocato Alessandro de Gaglia, sindaco di Campobasso, subentrato alle redini della società al posto del dimissionario professor Saggese.

I lupi, che disputavano il campionato di Quarta Serie, erano allenati dal Campione del Mondo (1934), Gino Colaussi, di Gradisca d’Isonzo, che nel corso della stagione fu sostituito dal pescarese Umberto De Angelis.

In quella stagione, insieme a Maggiani, arrivarono a Campobasso anche Albergini e Lanzone dall’Olbia, Paoli dalla Torres, Greifemberg dal Tivoli, Dal Bianco dall’Udinese, Metullio e Carmassi dalla Triestina, Papa dal Pontecorvo e De Pase dallo Spilimbergo.

Il Campobasso si classificò decimo, dietro a Foggia, Barletta, Pescara, L’Aquila e Lecce, con i pugliesi salentini che vinsero il campionato.

Maggiani fu sempre nella formazione tipo che era la seguente: Carmassi, De Pase, Metullio, Signioriello, Papa, Maggiani, Bellomo, Alberghini, Lanzone, Greifemberg, Dal Bianco.

I giocatori più presenti furono Bellomo con 33 presenze e Maggiani e Papa con 30 partite disputate.

Nella stagione 1957-1958 il Campobasso, sempre in Quarta Serie, fu inserito in un girone marchigiano, abruzzese, molisano, lucano, dove da padrone la fece il Del Duca Ascoli, che però vide sfumare i sogni promozione a favore dell’Ortona, che si classificò prima con 41 punti.

Sulla bara, durante i funerali a Carrara, la maglia con la quale il Campobasso nel 2014 vinse la Coppa Italia d’Eccellenza nella finale giocata in Toscana. Sulle spalle, l’inseparabile numero 6 di Maggiani

Il Campobasso a 37 punti si classificò quattro dietro al Martina Franca, in questo campionato ci fu il record di 51 reti e le presenze furono le seguenti: Lanzone e Matullio 30; Maggiani, Bellomo e Carmassi 29.

Campobasso – Del Duca Ascoli 2-1 18^ Giornata 16 febbraio 1958

Campobasso: Carmassi, Di Pace, Metullio, Bellomo, Papa, Maggiani, Del Bianco, Russi, Guidetti, Lancioni, Seghetti.

Del Duca Ascoli: Bocca, Chiossi, Di Matteo, Palestini, Ghezzi, Ghedini, Oddi, F. Rossi, Traini, Travaglini, Mercuri.

Arbitro: Cotugno di Civitavecchia.

Marcatori: 1’ Seghetti (C), 29’ Russi (C), 42’ Oddi (A).

La stagione 1958-59 (IV Serie) vide come protagonista la Maceratese, che vinse facilmente il campionato con 47 punti. Al via squadre marchigiane, abruzzesi, molisane e pugliesi, il Campobasso, guidato prima da Franco Viotti e poi da Giovanni Riciotti, si classificò decimo.

Anche in questo torneo Maggiani totalizzò 22 presenze. Da ricordare un 5-1 inflitto dai molisani alla Maceratese che, come detto, vinse il campionato.

Il campionato di Quarta Serie 1959-60 vide il Campobasso inserito in un girone umbro, marchigiano, abruzzese, molisano, pugliese con le ambiziose Trani e Biscegliese, che si giocarono il campionato, vinto poi dalla Biscegliese con 47 punti due in più del Trani.

In questa stagione, il Campobasso (che aveva cambiato presidente: l’avvocato Alessandro de Gaglia fu sostituito dal collega Angelo Palladino, allenatore da Renato Tofani) si classificò decimo.

Maggiani stabilì il suo record in maglia rossoblù con 33 presenze: giocatore più presente della stagione.

Il campionato di Quarta Serie 1960-61 vide l’ennesimo cambio di presidenza e di allenatore. Presidente il professor Adolfo Colagiovanni, allenatore Ambrogio Alfonso, già tecnico del Campobasso anni prima.

Il Campobasso lottò per non retrocedere e molti giocatori si trasferirono dalla società Libertas Campobasso appena sciolta e confluirono nel sodalizio rossoblu.

Il Potenza vinse il torneo, un campionato con squadre campane, calabresi e siciliane (Acireale, Moronne Cosenza, Ragusa, Enna e Calatagirone).

Il Campobasso si salvò per un punto, retrocedettero Ragusa, Nola e Ischia. Maggiani totalizzò 32 presenze.

Qui una partita contro la Casertana seconda forza del campionato: 19^ giornata – 12 Febbraio 1961

Campobasso – Casertana 1-3

Campobasso: Zengaro, Di Grazia, Maggiani, Ruzzi, Regis, Greco, Cuccaro, Mucci, De Benedictis, Pinaroli, Trevisonno.

Casertana: Piccolo, Bigoni, Repetto, Riti, Bigazzi,Traversa, Nedi, Settembrini, Traini, Sgorlon, Rigolassi.

Marcatori: 28’ Traini (CAS), 36’ Nedi (CAS), 60’ Ruzzi (CAM), 72’ Settembrini (CAS).

La stagione di Quarta Serie 1961-62 fu l’ultima stagione di Ferdinando Maggiani in maglia rossoblù.

La squadra, guidata del tecnico friulano Giovanni Visentin, si classifico al nono posto e i lupi giocarono contro marchigiane, pugliesi e abruzzesi. Vinse il Trani. Maggiani giocò 31 partite, a parità con Bruno Persich, giocatore fiumano che legò anche lui il suo nome alla città di Campobasso, mentre a 33 presenze ci furono Fidanza e Merlonghi.

Dopo sei anni al Campobasso, Maggiani fu ceduto al Termoli, dove finì la carriera

Nel 1959-60 e 1960-61 fu il calciatore più presente nel Campobasso e chiuse la carriera con i lupi con 177 presenze in campionato, tra i giocatori più presenti nella storia del calcio rossoblù.

Ferdinando Maggiani giocò nel Termoli durante le stagioni 1962-63 e 1963-1964 nella Prima categoria abruzzese, all’epoca il massimo torneo regionale. I giallorossi arrivarono quarti nel 1963, col campionato vinto dalla Nino Mezzanotte di Pescara. Durante la seconda stagione di Maggiani col Termoli, si registrò un testa a testa col Teramo. Primo posto a pari punti con gli abruzzesi che si aggiudicarono lo spareggio disputato il 10 maggio 1964.

Domenica 10 maggio 1964 andata

Lanciano –  Termoli 0-1

Lanciano: Ciarrocchi, Di Leonardo, Masciarelli, Marchese, Ercoli, Barbetta, Pucci, Gentile, Bonanni, Capoccioni, Casimirri. All. Agostini.

Termoli: Morselli, Maggiani, De Nisi, Palladini, Rosati, Basso, Cavallo, Damiani, Stella, Germinaro, Ciarocchi.

All. Morselli.

Arbitro: Martinelli di Roma

Domenica 17 Maggio 1964 Ritorno

Termoli – Lanciano 0-0

Termoli: Morselli, Maggiani, De Nisi, Paladini, Ruzzi, Basso, Cavallo, Damiani, Stella, Germinaro, Ciarrocchi. All. Morselli.

Lanciano: Ciarrocchi, Di Leonardo, Masciarelli, Marchese, Ercoli, Barbetta, Capoccioni, Gentile, Bonanni, Casimirri, Marchetti. All. Agostini.

Al termine della stagione 1963/1964, Ferdinando Maggiani appese gli scarpini al chiodo.

Di lui rimarrà il grande ricordo di uno sportivo che ha legato fortemente il suo nome alla città di Campobasso, sia nello sport che nel lavoro. Dopo la carriera calcistica, infatti, si stabilì a Campobasso, dove si affermò come imprenditore nel campo dei marmi, provenienti dalla ‘sua’ Carrara, dove si è spento e dove riposerà per sempre. Il suo ritorno a casa dopo una permanenza di sessant’anni a Campobasso.

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